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MIRANO «Rileviamo che dopo le sue precedenti proposte di chiusura di reparti a Mirano e/o trasferimenti a Dolo, il comitato “Marcato” di Dolo ha preso atto di quello che esiste da anni nel territorio». A sostenerlo con una nota è il comitato “Salvioli” di Mirano che entra nella discussione sul futuro delle strutture dell’Asl 13. «Il “Marcato” continua a porsi la domanda retorica su ciò che succederà all’ospedale di Dolo», prosegue il comitato, «per saperlo bisogna attendere le nuove schede ospedaliere che usciranno entro fine anno, assieme alla nomina dei direttori generali. Noi riteniamo che non succederà niente di diverso dall’esistente, pronti però a discutere eventuali nuovi assetti senza particolari angosce». Il comitato “Salvioli” lancia le sue proposte. «È dal 2005 che sosteniamo la necessità di un nuovo monoblocco a Mirano, il De Carlo 3, per ridurre le spese di gestione e meglio finalizzare gli affitti pagati al Mariutto, e assieme la messa in sicurezza delle sale operatorie e di Rianimazione di Dolo». Infine la questione degli immobili dei plessi ospedalieri. «Ricordiamo infine al Comitato Marcato che gli immobili ospedalieri sono di proprietà dell’Asl, il cui direttore generale ne può disporre come meglio crede per fini socio-sanitari nel territorio. Questo vale per gli immobili dismessi di Noale, Mirano e Dolo, che non necessariamente dovranno essere investiti sul posto».

Giacomo Piran

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