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sanità pubblica

MIRANO. Mirano e Dolo ancora una volta in basso nella speciale classifica delle Asl venete, dopo la pubblicazione del nuovo riparto regionale del fondo sanitario. È sufficiente per riaccendere la polemica sul sottofinanziamento cronico dell’Asl 13.

«Ci troviamo ancora una volta ultimi per quota procapite, con 1.500 euro contro una media regionale di 1.594 euro: su una popolazione di 270.744 residenti sono 43 milioni di minor finanziamento»,

rileva Aldo Tonolo del comitato Salvioli. Trovare i paragoni non è poi così difficile in una ripartizione che penalizza oltremodo le aziende piccole e virtuose come Mirano-Dolo e aiuta quelle indebitate.

«Il direttore generale», prosegue Tonolo, «dovrà continuare a gestire tre ospedali con un’alta specialità come Cardiochirurgia e una media specialità di eccellenza come Cardiologia interventistica, che opera su area vasta 24 ore su 24 e nell’ambito della rete Infarto regionale, con un finanziamento per quota capitaria pari all’Asl 15 di Cittadella, che non dispone di queste dotazioni né ha i relativi costi. Inutile dire la nostra profonda delusione per questo ingiusto riparto che rende la nostra Ulss la più produttiva e la più virtuosa del Veneto, ma nonostante questi primati è ancora una volta punita nel finanziamento che provocherà inevitabilmente il ridimensionamento dei servizi ai cittadini». Resta dunque l’allarme: «Restiamo condannati a una aurea mediocritas e non al premio che spetta ai virtuosi: errore o scelta politica di questa giunta regionale?» si chiede il comitato Salvioli, «Tutto ciò mentre assistiamo a sprechi a non finire nell’Asl 12, con un procapite di ben 1.811 euro e su un ulteriore finanziamento per il continuo disavanzo».

(f.d.g.)

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