Gazzettino – Dolo, Mirano, Noale. Sanita’, i sindacati vedono nero
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
19
ott
2012
«La situazione è preoccupante, le strutture sono state indebolite e all’orizzonte non c’è alcuna programmazione». La Cgil entra a piedi uniti nel dibattito sul futuro degli ospedali di Mirano, Dolo e Noale, puntando il dito contro l’attuale gestione e facendosi portavoce del malcontento di molti lavoratori.
«Dal 2011 è stata adottata una politica di tagli lineari – spiega Sergio Chiloiro, segretario provinciale Cgil Funzione Pubblica – ma senza alcun progetto di riorganizzazione condiviso con i rappresentanti sindacali».
E via con una cascata di esempi:
«Si taglia sui farmaci e sugli strumenti diagnostici, mentre la formazione è stata praticamente eliminata – aggiunge Marco Busato, segreteria Cgil con delega al territorio -. Non si acquistano più beni e servizi, talvolta i lavoratori hanno a che fare con strumenti obsoleti e strutture non a norma».
Più volte la direzione dell’Asl ha rimarcato il sotto-finanziamento regionale dell’Asl 13 rispetto a tutte le altre Aziende sanitarie, ma per i sindacati
«manca un piano a lungo termine – attaccano Chiloiro e Busato – da tempo noi chiediamo un tavolo di confronto che non c’è mai stato».
E i malumori del personale sanitario ora sembrano evidenti:
«C’è un clima di sofferenza e i lavoratori spesso sono demotivati. Non chiedono aumenti contrattuali o passaggi di livello ma si lamentano perché spesso si lavora male. Nei periodi di ferie, malattie o maternità in molti reparti è difficile coprire tutte le fasce orarie e organizzare i turni. Da quando è stata intrapresa la strada del risanamento finanziario, c’è stato pure un abbassamento della qualità dell’ente».
Ma esiste una ricetta per far di necessità virtù?
«Proprio in un periodo di crisi diventa necessario delineare una strategia che coinvolga il personale – si legge in una nota poi diffusa dal sindacato -, lo scorso giugno abbiamo proposto una riorganizzazione che riteniamo ancora valida e positiva».
Quale? Unificare i doppioni di alcune specialità presenti sia a Dolo sia a Mirano, così si riducono i costi e si rende il servizio più efficiente.