Nuova Venezia – Nuovi risparmi all’Asl 13. Scure su pulizia e mense.
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2
nov
2012
Grido d’allarme dei sindacati per le conseguenze locali della spending review A rischio i tanti servizi in appalto negli ospedali di Dolo, Mirano e Noale
DOLO. I tre ospedali di Dolo, Mirano e Noale rischiano di funzionare sempre meno a causa degli effetti della spending review che impone nuovi risparmi da parte dell’Asl 13. E così è partito il taglio delle donne delle pulizie (24 licenziate) e da mercoledì anche gli operai manutentori (tre trasferiti ), mentre da gennaio è in arrivo un taglio di 30 persone nel campo della ristorazione ospedaliera.
Mense, corridoi e servizi igienici rischiano di essere sempre meno a norma e così come pure gli impianti degli edifici. La direzione dell’Asl 13 con il direttore generale Arturo Orsini allarga le braccia: interverrà solo se le aziende in appalto che ora tagliano il personale, non saranno più in grado di erogare in modo efficiente il servizio previsto. «La situazione nei tre ospedali» spiegano Gianfranco Rizzetto della Filcams Cgil ,Giuseppe Minto della Fiom Cgil e Marco Busatto della Cgil Funzione pubblica, «è pesantissima». Prima la Coop Service che si occupa del servizio di pulizia degli ospedali ha comunicato ai lavoratori la messa in mobilità di 24 dipendenti su 130. Poi ieri mattina un’altra tegola per l’organico dell’ospedale. A tre e operai manutentori di una azienda che si occupa del funzionamento degli impianti dell’ospedale di Dolo (su 12 complessivi) è stata comunicato il trasferimento a Vicenza. Ma a rischio trasferimento ce ne sono altri due. Infine da gennaio è in arrivo un taglio di 30 persone alle mense gestite dalla Sodexho (sono 70 in tutto i dipendenti) che ha preannunciato gli esuberi». Per i sindacati gli ospedali potrebbero non funzionare più. La Coop Service ha comunicato di aver deciso il licenziamento di 24 persone senza nemmeno trattare altre forme di ammortizzatori sociali. Taglierà 2.016 ore lavoro all’anno. I sindacati delle donne delle pulizie sono pronti anche allo sciopero. «Se ad esempio succede un’emergenza elettrica in ospedale» – si chiede Minto per la Fiom Cgil, «con un personale di manutentori ridotto all’osso come si risolverà il problema in tempi rapidi?». Preoccupato il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 Fabio Livieri. «Bisogna assolutamente evitare», dice, «che le strutture sanitarie entrino in emergenza per carenza di personale visto che l’organico anche di chi lavora in appalto, si assottiglia sempre più». I sindacati hanno chiesto un incontro con il direttore dell’Asl 13 Arturo Orsini. «Ritengo», ha risposto Orsini, « non sia opportuno incontrare i sindacati . A decidere non è stata l’Asl 13 ma le aziende in appalto. Proprio per questo vigilerò con il massimo scrupolo affinchè il servizio fornito non scenda in alcun modo di livello qualitativo, tagli o non tagli al personale».
Alessandro Abbadir