Nuova Venezia – Dolo “L’ospedale non va dimezzato”
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10
gen
2013
Il Comitato Marcato: servizi e reparti chirurgici devono restare
DOLO. Proseguono le mobilitazioni per la salvaguardia dell’ospedale di Dolo. Ad attivarsi sono Francesco Sacco, Antonino Carbone, Giovanni Urso e Gino Bedin del comitato “Bruno Marcato”, che chiedono con forza che l’ospedale di Dolo rimanga per “acuti”.
«Non vogliamo che l’ospedale di Dolo diventi solo un ospedale per attività medica e riabilitativa», spiegano, «l’Asl 13 potrà mantenere la sua identità solo se rimarranno a Dolo, oltre ai reparti di attività medica, anche quelli di Chirurgia, Urologia, Ortopedia, Ostetricia-Ginecologia, Pediatria e Oculistica».
Viene poi lanciato un appello ai sindaci della Riviera e alla Conferenza dei sindaci:
«Li invitiamo a rivolgersi ai dirigenti politici regionali della Lega e del Pdl per tutelare l’ospedale di Dolo e per mantenere i servizi esistenti».
Il comitato Marcato ha poi annunciato di voler iniziare un volantinaggio oltre a chiedere un incontro con il nuovo direttore generale Gino Gumirato. Nel frattempo otto consiglieri comunali di Dolo (Alberto Polo, Vincenzo Crisafi, Gianluigi Naletto, Adriano Spolaore, Gianni Lazzari, Andrea Zingano, Giorgio Gei e Stefano Uva) hanno presentato ieri una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale con un unico punto all’ordine del giorno:
“Ospedale di Dolo: quale destino per la Sanità nella Riviera del Brenta”. «Considerate le anticipazioni delle schede ospedaliere», si legge nella richiesta, « e tenuto conto della forte preoccupazione dei cittadini e di chi lavora nell’Asl 13 riteniamo indispensabile che questa seduta sia convocata con il carattere dell’urgenza».
Giacomo Piran