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San Basilio, “salvi” i parcheggi per  le auto dei residenti

LO SCONTRO – Ca’ Farsetti e Porto in rotta di collisione sul transito delle crociere

GRANDI NAVI – Orsoni: « Noi contrari all’ipotesi del Contorta sostenuta da Costa»

Ogni volta che in un discorso si infila la parola tram non si riesce ad avere un dialogo pacato. Così anche ieri il Consiglio comunale, che pur alla fine ha approvato (a maggioranza) la delibera per far arrivare il tram a San Basilio e per dare al sindaco il mandato di siglare il conseguente Accordo di programma con l’Autorità portuale di Venezia, è stato una palestra dell’ardimento. La delibera, dunque, è passata ma con un emendamento proposto da Michele Zuin, capogruppo del Pdl, e fatto proprio anche da alcuni del centrosinistra che impone una modifica sulla questione dei parcheggi: il 30 per cento dei posti auto che verranno realizzati (in realtà ancora non si sa quanti saranno) dovrà essere riservato ai residenti veneziani. L’intenzione era quella di assicurare qualche vantaggio anche ai cittadini ed evitare che i nuovi parcheggi siano solo per i turisti delle crociere. In realtà, dice Beppe Caccia di In Comune, su una previsione di 700 posti noi volgevamo darne 300 ai veneziani, ben più quindi del 30%. E l’assessore Ezio Micelli ha invano tentato di spiegare che, con un emendamento del genere, si dà il destro a Paolo Costa, presidente del Porto, di pretendere molti più posti auto per il 70% che rimane a disposizione dell’Autorità.
Per il resto, a parte le polemiche, resta confermato tutto quanto annunciato nei giorni scorsi: il tram si biforcherà in due verso piazzale Roma e verso San Basilio dove il fine corsa sorgerà al posto della vecchia stazione marittima. La città ha frenato il Piano di sviluppo triennale del porto e in cambio consente all’Autorità di ricostruire più in la la stessa volumetria della vecchia stazione, un parcheggio multipiano e gli consegnerà, al netto delle compensazioni, 14 milioni di euro. Venezia ottiene la possibilità di ingrandirsi occupando il vecchio porto e di avviare il percorso per la costruzione di case in social housing sull’ex area Italgas, in contrasto con le previsioni del Porto che lì vuole attività di logistica portuale urbana.
Oltre a criticare duramente la maggioranza perché continua ad insistere su un tram che non si sa se avrà un futuro, dato che non si conoscono le intenzioni della ditta costruttrice, se continuerà a produrlo o meno e se assicurerà ancora i pezzi di ricambio, le opposizioni hanno bocciato le delibera perché «frutto di un’amministrazione cittadina ondivaga che si schiera contro le grandi navi e poi invece fa un accordo che, prevedendo parcheggi al porto e altre concessioni, ne garantisce la continuità».
A tal proposito il sindaco Giorgio Orsoni è intervenuto spiegando che la questione Grandi Navi è talmente importante da richiedere di essere affrontata in sede di Comitatone (come a dire che se il Porto vuole sviluppare il suo programma triennale, deve scendere a patti col Comune) e in tal senso ne aveva parlato con il ministro Passera; purtroppo ora siamo in campagna elettorale e quindi di Comitatone se ne parlerà se tutto va bene l’anno prossimo. Nel frattempo, però, Orsoni ha annunciato di aver chiesto a Costa uno studio molto approfondito sulla realizzabilità del canale Sant’Angelo-Contorta, «e in ogni modo noi siamo convinti che ci siano altre soluzioni più semplici, meno costose e meno impattanti per l’ambiente, mi riferisco al trasferimento delle navi al porto di Marghera». Con queste linee in mente l’assessore Paruzzolo parteciperà al prossimo Comitato portuale.

 


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