Gazzettino – Mirano e Spinea, duello sui camion
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
26
apr
2013
VIABILITÀ – Il sindaco Pavanello chiede l’apertura ai tir del casello di Crea per l’accesso all’area industriale
Checchin non ci sta: «Non vogliamo altro traffico pesante»
«Via Porara aperta per i camion diretti nelle aziende miranesi? Mi dispiace, ma quella strada non è in grado di sopportare volumi maggiori di traffico».
Il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello ribadisce il proprio “no” alla richiesta di apertura dell’arteria miranese per tutti quei camion che escono al casello di Mirano-Dolo e che, per arrivare nelle due zone industriali della città, sono costretti a svoltare a sinistra verso la Riviera rientrando poi su viale Venezia allungando il proprio tragitto di una decina di chilometri.
Da anni gli imprenditori evidenziano questa manovra che fa perdere tempo e sprecare benzina, chiedendo una deroga per i mezzi pesanti diretti alle industrie di Mirano. L’appello è stato rilanciato con un’interpellanza martedì in Consiglio comunale da Marina Balleello: «A Mirano abbiamo poche attività produttive insediate e quelle poche vanno tutelate» dichiara la consigliere del Pdl. Ma il sindaco rispedisce la richiesta al mittente:
«Comprendiamo i disagi, ma su via Porara non possono gravare ulteriori volumi di traffico – afferma Maria Rosa Pavanello -. I flussi sono molto consistenti e i relativi dati Arpav sull’inquinamento sono preoccupanti. E, comunque, noi non possiamo fare alcuna ordinanza perché la competenza di quella strada è di Anas».
L’amministrazione miranese chiama quindi in causa i “vicini” di Spinea. Maria Rosa Pavanello in Consiglio l’ha detto forte e chiaro: «La situazione si sbloccherà solo se Regione e Provincia faranno pressione sul Comune di Spinea». Ma cosa c’entra Spinea?
Spinea c’entra perché il casello di Crea è chiuso ai tir e il sindaco Checchin ha sempre ribadito che l’apertura ai mezzi pesanti avverrà solo in concomitanza con l’inaugurazione del casello di Martellago-Scorzè, quindi tra almeno un anno.
«Ma la soluzione non è deviare il traffico da un Comune all’altro, perché anche noi già sopportiamo flussi molto elevati – replica Checchin -. Siamo disponibili a ragionare su altre soluzioni, ma non ad essere penalizzati». Per discutere della viabilità complessiva dell’area è stato convocato un tavolo dalla Prefettura per martedì a cui prenderanno parte Comune di Mirano, Anas, Veneto Strade e Provincia. «Mi auguro che rientri nel dialogo pure Spinea» dichiara la Pavanello.
Gabriele Pipia