Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

BOTTA E RISPOSTA

Aria di barricate ai confini tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. La nuova presidente Debora Serracchiani, eletta appena lo scorso 22 aprile, ha già sparato una bordata contro l’assessore Veneto alla Mobilità e alle Infrastrutture, Renato Chisso, accusandolo di aver ritardato la realizzazione della Tav, la linea ferroviaria per l’alta velocità, perché sarebbe favorevole al tracciato in gronda lagunare e lungo le spiagge. Dalla trincea veneta Chisso manda a dire che non accetta ingerenze da parte del Friuli e risponde che i ritardi sono dovuti solo alla mancanza di fondi: «Lo Stato non ha soldi». E, riguardo al tracciato, l’assessore si dice aperto a qualsiasi ipotesi, basta che Tav e Tac (alta capacità per le merci) si facciano, avvertendo però che criticità ci sono anche nel tracciato più interno, quello che affianca l’attuale linea ferroviaria: dovendo raddoppiare i binari si rischia, infatti, di sventrare vari centri urbani e comunque, conclude Chisso, anche in questo caso mancano soldi dato che dovranno essere realizzate alcune gallerie.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui