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ASOLO. C’è anche la firma del neoministro alla cultura Massimo Bray Nella petizione online “In difesa di Asolo”. Lanciata in rete nelle scorse settimane dal gruppo di minoranza “Insieme per Asolo” contro l’adozione del nuovo piano di assetto del territorio presentato dalla giunta del sindaco Baldisser, l’iniziativa ha visto subito l’appoggio di personaggi illustri: dall’archeologo di fama internazionale Salvatore Settis al neoministro Massimo Bray che qualche giorno fa ha firmato in difesa di Asolo contro la colata di cemento che minaccia la vista sulla Rocca .

«Da oggi abbiamo un amico in più nella battaglia contro il Pat di Asolo: Massimo Bray, che nei giorni scorsi ha firmato l’appello In difesa di Asolo»,

annuncia il gruppo consiliare di minoranza sulla sua pagina Facebook,

«ospite fisso dei “Dialoghi Asolani”, da ieri è ufficialmente il nuovo ministro della Cultura. Buon lavoro, Massimo!».

Dalla direzione della Treccani al ruolo di ministro. Il curriculum di Bray parte proprio dall’Istituto della storica enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani.

Entrato come redattore responsabile della sezione di storia moderna della Piccola, nei primi anni Novanta è stato nominato direttore editoriale.

Il neoministro di origini leccesi riparte dalla cultura, candidato Pd per la camera dei deputati nelle scorse elezioni. Presiede il consiglio d’amministrazione della “Fondazione La Notte della Taranta” che organizza il più grande festival europeo di musica popolare, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica. Ora Asolo spera di averlo a suo fianco in difesa del paesaggio.Continua la raccolta di sottoscrizioni alla petizione online che in poche settimane ha raggiunto oltre un migliaio di firme.

Vera Manolli

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