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ASOLO: LETTERA DEL SINDACO ALLE MINORANZE

ASOLO – Il sindaco Baldisser chiede alle minoranze di ritirare la richiesta di un consiglio comunale straordinario per discutere del nuovo piano di assetto del territorio. E dopo la retromarcia con il rinvio del dibattito sul Pat nel consiglio dello scorso 10 aprile, Loredana Baldisser ha inviato ai capigruppo di minoranza una lettera invitandoli a ritirare la richiesta (protocollata dai consiglieri il 18 aprile scorso) di un consiglio comunale straordinario sul piano. Secondo quanto prevede la legge, il sindaco è obbligato a convocare il consiglio entro 20 giorni dalla domanda. Nella seduta convocata giovedì prossimo si parlerà solo di bilancio, ma nessun accenno sarà fatto sul nuovo piano di assetto del territorio.

«Le recenti contestazioni nelle scelte della pianificazione urbanistica previste dal primo Pat comunale, emerse anche sulla stampa e sui media nazionali e internazionali, obbligano l’amministrazione a confrontarsi sui temi del Pat con la popolazione e con le associazioni di categoria»,

scrive la sindaca nella lettera alle opposizioni,

«Dall’esito di queste consultazioni, che assumono la caratteristica dell’assoluta trasparenza, potranno anche venire utili contributi per eventuali miglioramenti di talune scelte del piano. In questo senso appare prematura la riunione del consiglio per discutere dell’argomento… come richiesto».

Gli otto consiglieri di minoranza nei prossimi giorni si riuniranno per valutare l’invito del sindaco.

«Non c’è alcuna intenzione di ritirare la richiesta», anticipa il capogruppo di Progetto Asolano, Gino Gregoris, «Prima il sindaco aveva dichiarato che avrebbe presentato il Pat ai cittadini “per eccesso di democrazia”, ora invece che è “obbligata” a farlo per le contestazioni emerse. Il comportamento confuso e infantile della giunta conferma sempre più l’assoluta necessità di un serio esame del Pat in consiglio comunale e che l’unica cosa veramente “prematura” sia stata, probabilmente, l’elezione di queste persone alla guida del paese».

Vera Manolli

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