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la manifestazione parte dalla stazione

Pendolari in “sciopero” contro ritardi, soppressioni e tagli dei treni. L’appuntamento è per oggi alle 13.30 alla stazione di Mestre, dove Luciano Ferro e Gianni Foffano, del comitato pendolari di Quarto d’Altino, danno appuntamento a tutti gli scontenti del servizio, per marciare verso la sede di Trenitalia scortati dalla polizia.

«Manifestiamo», spiega Luciano Ferro, «per protestare contro le modifiche e le cancellazioni di nove corse giornaliere dei treni sulla tratta ferroviaria Trieste-Portogruaro-Quarto-Venezia che verranno messe in atto con l’entrata in funzione della metropolitana di superficie».

Alla protesta, parteciperanno pendolari dei comuni limitrofi e amministratori dei territori interessati alla questione all’ordine del giorno.

Tra loro, il sindaco di Quarto, Silvia Conte:

«La responsabilità del trasporto ferroviario locale è della Regione e sta alla Regione rispondere dopo 15 anni di attese con dei fatti rispetto ai disservizi ed ad un sistema inadeguato. Che si acceleri ed entri in vigore l’orario cadenzato, ma non come è stato pensato, bensì in maniera efficiente: non è possibile che dopo tutto questo tempo, dobbiamo scoprire leggendo dal sito web, che verrebbero tagliate delle corse e ci sarebbe ancora il buco a metà mattina. Inoltre l’orario non sarà cadenzato in maniera intelligente ma ci saranno due corse attaccate. Siamo consapevoli dei tagli, ma a parità di risorse riteniamo che il servizio si possa organizzare meglio, invece in questo modo ci ritroviamo un danno doppio, l’attesa e la beffa perché la situazione peggiorerà».

Prosegue Conte:

«La nostra presenza di amministratori è per chiedere che si dia priorità all’ascolto dei Comuni per dare risposta ai pendolari di oggi ed ai molti che potrebbero prendere il treno se fosse organizzato in modo efficace».

Marta Artico

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