Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

 

«Il progetto De Piccoli sia subito esaminato dalle commissioni consiliari. Per portare al Comitatone soluzioni concrete sull’alternativa alle grandi navi in laguna».

Il consigliere comunale della lista «In Comune» Beppe Caccia ha scritto ieri un’interrogazione urgente al sindaco Giorgio Orsoni. Chiede che il Comune cominci l’iter per l’esame dei progetti alternativi alla Marittima, per essere pronti quando verrà convocato il Comitatone dal nuovo governo

«La proposta illustrata in municipio da Cesare De Piccoli», scrive Caccia, «si presenta come una credibile e relizzabile alternativa all’attuale situazione di permanente impatto a rischio per la salute e l’incolumità pubblica e il patrimonio naturalistico e monumentale di Venezia».

Per questo motivo, scrive il consigliere, è necessario e urgente mettere sul piatto le alternative possibili, a cominciare da quella di De Piccoli. La proposta prevede di localizzare la nuova Marittima per le grandi navi a Punta Sabbioni, davanti alle barriere del Mose e all’isola artificiale. In questo modo le navi resterebbero lontane dalla città. Le altre proposte sono quella lanciata dal sindaco Orsoni qualche mese fa – una nuova stazione passeggeri a Marghera – e quella già in fase di progettazione di massima da parte dell’Autorità portuale che prevede di scavare un nuovo grande canale di navigazione all’interno della laguna centrale, il Contorta-Sant’Angelo. Infine, il terminal a Santa Maria del Mare, dove ci sono le piattaforme per la costruzione dei cassoni del Mose. Il progetto De Piccoli era nato all’epoca delle alternative al Mose. Togliendo la portualità dall’interno della laguna, sosteneva l’ex vicesindaco, si potevano rialzare i fondali, fermando l’acqua alta senza bisogno di costruire le dighe. Proposta allora nemmeno considerata, e adesso di nuovo in pista.

(a.v.)

link articolo

 

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui