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LA POLEMICA

Ed è ancora scontro tra Comitato No Grandi Navi e Cruise Venice. Questa volta tocca al portavoce del Comitato, Silvio Testa contestare l’annuncio tra le righe di una nota del “comitato avversario”. E il passaggio contestato è legato soprattutto al concetto di “senso unico” lungo il Canale Sant’Angelo-Contorta (una volta che questo venisse scavato e usato per il transito delle grandi navi ndr). Nella nota di Cruise Venice, infatti, si accenna all’ipotesi

“del canale Contorta – si dice nel testo – come unica alternativa con 650 entrate da Alberoni, e quindi dal Canale dei Petroli, e successive 650 uscite dal Lido, ovvero attraverso San Marco, limitando così il passaggio davanti a Palazzo Ducale, ad una sola volta».

«Finalmente abbiamo capito il disegno che hanno in testa – sbotta il portavoce dei No Navi con il sostengo dei movimenti ambientalisti e di Global Project – lo hanno detto nero su bianco. É una pazzia totale, dare il colpo di grazia alla laguna per mantenere 650 inchini all’anno davanti al Ducale? Senza contare che Autorità portuale e Vtp hanno sempre detto di voler incrementare i numeri del crocierismo, dunque i 650 passaggi quanti dovrebbero diventare?».

 

Protesta No Navi: c’è il rischio infiltrati

Sale la tensione per la tre giorni “Par Tera e Par Mar”, mobilitazione contro le Grandi Navi e Grandi Opere che inizia oggi e proseguirà fino a domenica con due cortei.

“No Navi”, rischio infiltrati. Cortei sorvegliati speciali

L’allarme non è “rosso”, ma potremmo dire “arancione”. E la Prefettura lo ha detto a chiare lettere: meglio non scherzare con il fuoco… anzi l’acqua. Già. Sarà un week-end delicato quello che ci apprestiamo a vivere da oggi a domenica quando, quasi si terranno ben due cortei, uno a Piazzale Roma, l’altro lungo il Canale della Giudecca con problemi di circolazione proprio per le navi crociera. Da una parte la manifestazione “Par tera e par mar”, tre giorni di mobilitazione contro le Grandi Navi e le Grandi Opere (leggi Mose ndr) che verrà giungere a Venezia, una “marea” di sodalizi e associazioni ambientaliste, partiti della sinistra radicale ma anche movimento del mondo antagonista dell’arcipelago legato ai cosiddetti “No Tav”, dall’altra il “Workshop” del Consiglio Italia-Usa che si apre oggi e si concluderà domani, all’Excelsior al Lido.
Ca’ Corner, dove ha sede la rappresentanza di Governo, ha usato parole “diplomatiche” per far capire che non saranno ammessi eccessi. «Si è preso atto – ha riassunto una nota della Prefettura – delle dichiarazioni formulate in questi giorni dagli organizzatori di “Par tera e par mar” volte a sottolineare l’intento pacifico delle manifestazioni. Nè potrebbe essere diversamente da parte di chi propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della salvaguardia di Venezia. Resta ferma, l’avvenuta predisposizione delle opportune misure che dovessero rendersi necessarie in caso di violazioni di legge». Insomma, patti chiari e amicizia lunga. Un concetto ribadito ieri pomeriggio ad una delegazione di organizzatori dell’incontro ricevuta dal questore Vincenzo Roca a Santa Chiara.
Intanto cresce l’interesse per l’iniziativa veneziana anche con un banchetto informativo ai Giardini della Biennale. Infatti va registrato il sostegno (ma non è detto che saranno in città) tra gli altri anche di attori (Loredana Cannata e Roberta Da Soller, Beppe Casales), musicisti (Herman Medrano, Modena City Ramblers e Tre Allegri ragazzi morti) scrittori e giornalisti (Alberto Toso Fei, Nanni Balestrini, Cristiano Prakash Dorigo) e registi (Carlo Virzì, Andrea Segre), politici (Andrea Zanoni) e anche del padre comboniano Alex Zanotelli. Il programma di “Par Tera e Par Mar”, in un’area attrezzata di Sacca Fisola, vicino ai campi sportivi, prevede oggi, alle 18, la presentazione di un libro “Il gondoliere cinese” di Lucio Angelini e due concerti in rapida successione. Domani, alle 17, un’assemblea dedicata al tema delle Grandi navi in preparazione del clou di domenica, quando alle 10 vi sarà una manifestazione da piazzale Roma verso il Porto e quindi alle 16, a San Basilio, si snoderà un corteo acqueo lungo il Canale della Giudecca al grido di “Riprendiamoci le nostre acque”.

 

A ROMA – Lupi convoca istituzioni e armatori per il decreto Clini-Passera

E il ministro anticipa il Comitatone

Intanto il Governo gioca d’anticipo in vista del Comitatone sulla questione “Grandi Navi”. Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi ha convocato per giovedì prossimo, 13 giugno, alle 11 nella sede del Ministero, una riunione sul problema delle grandi navi che entrano nel porto di Venezia. Il ministro, spiega una nota, «segue la vicenda e ha già sentito in merito alcuni protagonisti istituzionali». Alla riunione di giovedì parteciperanno: il sindaco Giorgio Orsoni, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia; il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando; il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa; il Comandante delle Capitanerie di porto Ammiraglio Felicio Angrisano; il presidente di Confitarma Paolo d’Amico; e il presidente di Clia Europe (l’associazioni degli armatori stranieri e italiani) Manfredi Lefebvre d’Ovidio. «Si tratta di un passaggio molto importante – sottolinea il sindaco Orsoni raggiunto a Bruxelles per un incontro di rappresenatanza dell’Anci – e sono grato al ministro per aver risposto con sollecitudine alle nostre richieste». Ma Beppe Caccia (In Comune) non è proprio dello stesso parere:

«Che bravi! – commenta ironicamente – Ma non si doveva convocare il Comitatone su questi temi? E invece, ecco qua il ministro chiama a Roma solo le istituzioni e… gli armatori. La città resta al palo. Peraltro in questo modo non vi sarà nemmeno il ministro per i Beni culturali, Massimo Bray».

Insomma, una “spruzzata” di veleno sulla riunione convocata al ministro, mentre in realtà la città attende da tempo decisioni precise anche dopo il decreto Passera-Clini di cui, in realtà, si sono perse le tracce. Sempre sul fronte parlamentare va registrata l’interrogazione di un gruppo di deputati M5S (i veneziani Marco Da Villa, Arianna Spessotto, Emanuele Cozzolino, e il romano Adriano Zaccagnini) nella quale si chiede quali iniziativa intende prendere il Governo dopo l’accordo interministeriale (decreto Passera-Clini) del marzo 2012; i criteri di trasparenza sulle decisioni in merito ai progetti e infine quali misure il Governo intende attuare per invitare l’Autorità portuale a dare attuazione al riordino della legislazione in materia portuale».

 

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