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L’AVANZAMENTO – L’opera oggi è realizzata al 75 per cento. La fine nel 2016.

SALVAGUARDIA Oggi la posa e l’aggancio al fondale, tra pochi mesi le prime prove “in bianco”

Il Mose si avvicina sempre più alla conclusione. Oggi si conclude la prima fase di installazione delle paratoie. La quarta paratoia mobile viene infatti installata nel canale nord della bocca di porto del Lido (quella di ingresso a Venezia). Giunta sopra un pontone da Marghera, ieri è stata agganciata allo speciale mezzo di varo che comincerà a farla scendere tramite una “trave pescatrice” dotata di pistoni idraulici per controllare spostamenti millimetrici. Una volta entrata in acqua, la paratoia si riempirà attraverso apposite aperture e calerà fino ad arrivare nel suo alloggiamento, già predisposto nel fondale. Il momento clou, nel pomeriggio di oggi, consisterà nell’aggancio del “maschio” della cerniera, collegato alla paratoia, alla “femmina” già installata nell’alloggiamento. Tutte le operazioni vengono seguite e controllate da un sistema topografico dotato di un software 3D, che è stato messo a punto per garantire gli altissimi livelli di precisione necessari, poiché si opera in diverse condizioni meteo ambientali.
Si tratta di un momento fondamentale per la salvaguardia di Venezia, così come stabilito dal Magistrato alle Acque. Nei prossimi mesi le paratoie si alzeranno per l’avviamento delle cosiddette “prove in bianco”. Fase tecnica decisiva per ottimizzare e velocizzare la conclusione del sistema di difesa, che è oggi realizzato per oltre il 75%. Il Mose è già finanziato per 4.934 milioni di euro, questa copertura consente l’ultimazione del dispositivo di difesa dalle acque alte nel 2016, con la predisposizione, nel 2014, delle prime due barriere sulle 4 previste. Il costo totale è di 5.493 milioni di euro, da “prezzo chiuso” stipulato tra Stato e imprese nel 2005. Gli addetti attualmente coinvolti nella realizzazione del Mose sono oltre 4000, di questi, circa 1000 sono le maestranze direttamente impegnate nei cantieri alle bocche di Lido, Malamocco e Chioggia. Si tratta di squadre tecniche altamente specializzate. «Un’altra dimostrazione di eccellenza italiana che è stata seguita con interesse altissimo anche dai tecnici e i media di tutto il mondo», spiega il Consorzio Venezia Nuova, che nei giorni scorsi ha nominato Mauro Fabris nuovo presidente.

 

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