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Nuova Venezia – Treni, sindaci contro l’orario cadenzato

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

18

lug

2013

 

Incontro ieri in Regione.

Conte (Quarto d’Altino): «Il servizio rischia di peggiorare». Chisso: «Ci stiamo confrontando»

QUARTO D’ALTINO – Sindaci in Regione per protestare contro l’orario cadenzato. La proposta di orario cadenzato nel servizio ferroviario è stata ieri al centro dei lavori della commissione Trasporti, presieduta da Andrea Bassi, che ha ricevuto in audizione vari amministratori locali (il sindaco di Quarto Silvia Conte, che faceva le veci anche del sindaco di Roncade, Simonetta Rubinato, il sindaco di Marcon Andrea Follini, l’assessore sandonatese Francesca Zottis), le organizzazioni sindacali regionali del trasporto e i rappresentati di alcuni comitati dei pendolari, di Belluno e Venezia, tra cui Gianni Foffano e Luciano Ferro.

Sono emerse molte criticità, dall’inadeguatezza qualitativa e quantitativa del materiale rotabile, alle mancate sinergie ferro-gomma, al mancato coinvolgimento dei territori nella formulazione del piano dei trasporti. Evidenziata, inoltre, la situazione di forte disagio dei pendolari sulle linee Venezia-Portogruaro, ma anche Padova-Calalzo e Feltre-Bassano.

«Leggendo la proposta di orario cadenzato», ha detto il sindaco di Quarto, Silvia Conte, «sembra che, invece di migliorare il servizio, rischi di peggiorarlo, perché vengono tagliate corse nelle fasce della prima mattina e della sera e continueranno ad esserci buchi a metà mattina. Aumenterà il numero dei treni, ma in realtà così cadenzati non miglioreranno il servizio. Se queste criticità dovessero essere superate, avremmo finalmente un orario cadenzato che consentirebbe di collegare in maniera razionale il trasporto su rotaia con quello su gomma, creando un’intermodalità e il biglietto unico».

Assieme ai sindaci anche Federico Gitto e Paolo Corposanto, di Ferrovieanordest, realtà no profit la quale ha presentato, carte alla mano, una proposta di orario cadenzato che migliorerebbe il servizio senza aumentare i costi. Come? Introducendo invece del solo treno regionale lento o veloce, un treno suburbano che serve le zone periferiche, ossia l’immediata cintura urbana di Mestre (Carpenedo, Gaggio, Quarto) intensificando il collegamento, velocizzando la tratta Portogruaro e San Donà e utilizzando le infrastrutture di cui è dotata già la stazione di Quarto.

«La proposta», aggiunge Conte, «dimostra che è possibile migliorare il servizio rendendolo cadenzato, risparmiando chilometri-treno e potenziando orari di punta per studenti e pendolari». Non manca un pizzico di pepe: «Visto che l’assessore regionale incontrerà il 31 luglio la Provincia, vorrei sapere: si può davvero incidere sugli orari per migliorare la proposta o ci prende in giro?».

«Sto portando in giro il nuovo orario cadenzato per il confronto tra le Province», ribatte Chisso, «che è stato predisposto per migliorare la situazione, la prima riunione è stata a Verona, oggi (ieri ndr) a Rovigo, a Venezia è in programma a fine mese, proprio perché voglio confrontarlo con le esigenze dei Comuni. Nulla è immutabile. Il margine per migliorare c’è, ovvio che non può essere tagliato sulle esigenze singole. Il confronto avverrà il 31 in Provincia».

Marta Artico

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