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Oriago. Porta Ovest in stato di abbandono: erba alta e aria condizionata anche nelle aree chiuse al pubblico. Petizione dei residenti a Comune e Regione

ORIAGO – La stazione di Oriago Porta ovest sulla linea Mestre – Adria, che doveva essere il fiore all’occhiello per la rinascita economica del territorio mirese è nel degrado più assoluto. A denunciarlo è un gruppo di residenti e commercianti di Oriago che chiedono un intervento del Comune e di Sistemi Territoriali che gestisce la stazione. Il parcheggio con oltre 700 posti auto pensato come parcheggio scambiatore per pullman turistici provenienti dall’autostrada e diretti a Venezia è una selva. È utilizzato a detta di tutti solo come zona periferica per “lo scambio di coppie”. L’aria condizionata all’interno della stazione chiusa poi funziona continuamente con un costo considerevole. Delle attività commerciali nel parcheggio, come previsto da una convenzione firmata dall’ex sindaco Michele Carpinetti, nemmeno l’ombra.

«È assurdo» spiega per il gruppo di residenti e commercianti di Oriago Renato Disarò «Questa stazione è nel degrado più assoluto. Dovevano costruire chioschi, edicole, negozi di souvenir, un punto turistico. Avevano addirittura giustificato l’apertura del casello di Borbiago con la nuova stazione. Un casello sulla A4 che avrebbe dirottato migliaia di turisti diretti a Venezia e invece l’area parcheggio si è trasformata in una selva di erbacce. I parcheggi nemmeno si scorgono più».

Altri residenti spiegano che le sale d’aspetto della stazione sono chiuse da anni ma l’aria condizionata funziona incessantemente. «Perché questo spreco?» si chiedono.

Va ricordato che dal 2002 al 2008 sono stati spesi oltre 30 milioni di euro in quest’area e sulla linea Mestre – Adria per costruire una stazione con il più grande parcheggio scambiatore della linea. Doveva servire per disincentivare l’utilizzo delle auto e portare turisti a Venezia dalla Riviera. Per questo erano stati comprati 10 nuovi treni elettrici, sono stati costruiti diversi sottopassi per evitare l’attraversamento a raso dei convogli, e infine è stata elettrificata completamente la linea fino a Mira Buse. Poche settimane fa la doccia fredda: la Regione taglia le corse su questo tratto perché poco utilizzato. I residenti e i commercianti hanno avviato una raccolta di firme per recuperare la stazione e per chiedere a Comune e Regione l’adempimento delle promesse fatte.

«L’edificio della stazione è chiuso al pubblico perché non è presidiato» ammette il presidente di Sistemi Territoriali Gianmichele Gambato «L’aria condizionata serve per tenere a temperatura costante gli impianti tecnologici utili a far funzionare la linea ed evitare pericolosi surriscaldamenti».

Alessandro Abbadir

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