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Grandi navi: questa sera in Municipio a Ca’ Savio verrà discusso lo studio di prefattibilità del porto crociere a Punta Sabbioni. Per le 19.30 è stata infatti convocata la commissione consiliare che analizzerà il progetto che prevede il nuovo porto galleggiante nella bocca di porto, dalla parte di Punta Sabbioni. Un incontro pubblico, al quale è stata annunciata anche la presenza dello stesso Cesare De Piccoli, già sottosegretario ai Trasporti e al Commercio nei governi Prodi e Amato e in questo caso ideatore del progetto. Si cercherà dunque di fare chiarezza sull’intervento che prevede una nuova Marittima alla bocca di porto del Lido, davanti alle opere del Mose, sul lato mare, ad una distanza che possa permettere il funzionamento delle barriere mobili, e a 100 metri dal molo foraneo.

Strutture in acciaio in grado di garantire lo spazio per otto navi da crociera, quindi un ponte di collegamento con il litorale di Cavallino-Treporti. Proprio l’impatto che questo intervento potrà provocare sul litorale nord è quanto più preoccupa. Da ciò l’intenzione di approfondire il progetto che martedì prossimo verrà anche discusso in Consiglio comunale.

«Già nei mesi scorsi avevamo ribadito, scrivendo una lettera al Ministro delle Infrastrutture – spiega il sindaco Claudio Orazio – che la discussione di eventuali progetti che interessavano il nostro territorio doveva avvenire con il coinvolgimento del nostro Comune. Ciò non è avvenuto, ma lo scorso agosto abbiamo ricevuto una comunicazione dalla Capitaneria di Porto che appunto ci informava che nei progetti per evitare il transito delle grandi navi in Bacino di San Marco c’era anche quelli di De Piccoli. Per questo abbiamo voluto avviare una discussione coinvolgendo tutte le forze politiche».

Al termine della quale verrà chiesto al Consiglio comunale di esprimesi, attraverso un documento condiviso, in modo contrario al progetto. «Per gli elementi che abbiamo a disposizione questo intervento – conclude Orazio – non sembra corrispondere alle esigenze del nostro territorio e alla sua vocazione ambientale».

 

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