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Meolo. Don Albino Bizzotto attacca Zaia: «Pensa solo a inaugurare ponti»

Pigozzo (Pd) vuole una legge regionale per fermare il consumo del territorio

MEOLO – Autostrada del mare, tutti contro l’ipotesi di realizzare la nuova superstrada a pedaggio da Meolo a Jesolo con il sistema della «finanza di progetto» tra pubblico e privato.

«Il project financing è debito pubblico mascherato. Queste non sono opere pubbliche, ma opere private in cui il pubblico ci mette la faccia e i soldi» ha tuonato don Albino Bizzotto.

Il sacerdote, fondatore dei Beati Costruttori di Pace, è arrivato venerdì sera a Meolo, per partecipare a un dibattito organizzato dal Pd. Don Albino ha esordito facendo riferimento al digiuno contro le grandi opere di cui si è fatto promotore e che sta raccogliendo adesioni anche nel Veneto Orientale.

«È un segnale positivo, vuol dire che la gente si interroga», ha osservato don Albino, soffermandosi sul problema della distruzione del territorio. Quindi un attacco diretto al governatore Zaia: «Ha detto almeno quattro volte che bisogna fermare mattone e cemento, poi invece inaugura ponti e strade».

Il messaggio è chiaro: «Non partiamo dalle grandi opere per risolvere i problemi, ma dalle persone» ha concluso don Albino.

Tra i relatori dell’incontro c’erano anche l’ assessore sandonatese Francesca Zottis e l’onorevole Simonetta Rubinato. Con lei i tecnici della Tepco, che hanno illustrato il contro progetto che consentirebbe la messa in sicurezza della Treviso Mare dalla Marca fino alla Fossetta senza trasformarla in superstrada.

È stato presentato, inoltre, parte dello studio redatto dall’associazione «Ferrovie a Nordest» per evidenziare le criticità del progetto della via del Mare. Il consigliere regionale del Pd, Bruno Pigozzo, ha annunciato che a breve sarà presentata a Zaia una proposta di legge per lo stop al consumo di suolo.

Di Treviso Mare a pagamento si è discusso anche ieri mattina in Consiglio comunale a Musile, con due interrogazioni presentate da Giuseppe Cassarà (Pd) e Osvaldo Biancon, del Movimento 5 Stelle.

«Un’opera inutile» l’ha bollata quest’ultimo, sottolineando che le criticità al traffico sono limitate a pochi weekend estivi. Cassarà, invece, ha chiesto chiarimenti sull’impatto ambientale del traffico che si riverserebbe sulle strade comunali per evitare il pedaggio e sulle misure che il Comune intende assumere per limitare l’inquinamento dell’aria.

«Un timore privo di riscontro. Basti pensare che l’introduzione del pedaggio sul ponte di barche a Caposile non ha scoraggiato i vacanzieri pendolari dall’usare la strada dei Salsi» ha replicato il sindaco Gianluca Forcolin, ricordando che il Cipe, nell’esprimere la compatibilità ambientale della via del Mare, ha previsto che i gestori si facciano carico di un sistema di centraline di monitoraggio della qualità dell’aria.

Giovanni Monforte

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