Gazzettino – Asl 13, protesta dei sindaci.
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4
ott
2013
SANITA’ – Presenti Camponogara, Campolongo, Fossò, Mirano, Spinea, Salzano e Martellago
Alle 12.30 sette primi cittadini di sinistra manifesteranno all’ingresso dell’ospedale di Dolo
FUTURO INCERTO – L’ospedale di Dolo, al centro della riorganizzazione della sanità voluta dalla Regione
DOLO – «Salviamo l’Asl 13». È il grido di battaglia di sette sindaci di sinistra della Riviera e del Miranese che hanno deciso di presentarsi oggi alle 12.30 davanti all’ingresso dell’ospedale di Dolo per intervenire con proposte e considerazioni dopo quanto stabilito dalle schede sanitarie regionali licenziate nei giorni scorsi dall V Commissione.
Il sindaco di Camponogara Gianpietro Menin si fa portavoce dell’iniziativa: «Prima che le schede passino in Giunta e diventi definitiva la situazione sanitaria dell’Asl 13, riteniamo necessario evidenziare le problematiche che verranno a crearsi in un’ottica di peggioramento dei servizi. Lo facciamo uniti come sindaci della Riviera e del Miranese a dispetto dello scontro in atto fra i comitati dei due paesi, perché se Dolo uscirà fortemente penalizzata dal riordino sanitario anche Mirano non sembra uscirne bene.»
Assieme al sindaco camponogarese saranno presenti i sindaci di Mirano, Maria Rosa Pavanello, di Fossò Federica Boscaro, di Campolongo Maggiore, Alessandro Campalto, di Spinea, Silvano Checchin, di Martellago, Monica Barbiero, e di Salzano, Alessandro Quaresimin.
Intanto il comitato Bruno Marcato – che sta preparando la manifestazione in programma domani pomeriggio a cui hanno aderito in trentatré fra associazioni, comitati e partiti – risponde al direttore generale Gino Gumirato:
«Demagogia la fa la classe politica che raggira i cittadini con promesse ingannevoli».
E attacca il sindaco di Dolo: «In Commissione regionale ha portato delle proposte evidentemente frutto di trattative con il direttore generale, che hanno stravolto il contenuto del documento che era stato presentato e votato all’unanimità in consiglio comunale».
E Francesco Sacco, capogruppo Pd di Mira, ha aggiunto: «La decisione di assegnare il distretto sanitario a Mira, in attuazione di quanto stabilito dalla Regione, è dovuto ad una scelta della Conferenza dei sindaci e non dipende da accordi con il direttore generale che non ha poteri in tale senso».