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Linea Mestre-Adria: centinaia di pendolari impossibilitati a salire sui treni

La Federconsumatori della Riviera mette a disposizione il suo ufficio legale

CAMPONOGARA «Agiremo legalmente per far ottenere a tutti gli utenti che hanno avuto danni dai disservizi dei treni sulla linea Mestre – Adria, rimborsi e risarcimenti da Sistemi Territoriali. Mettiamo a disposizione per questo il nostro ufficio legale».

A dirlo a chiare lettere sono Alfeo Babato, referente di Federconsumatori della Riviera e del Miranese e l’avvocato dell’associazione Carlo Pognici. Da circa un mese centinaia di persone (per lo più studenti e pendolari) lamentano che alla mattina sia impossibile entrare nei treni della linea Mestre-Adria serviti ancora dalla vecchia “Vaca Mora”. Da Adria, Cavarzere, Piove di Sacco fin da subito si viaggia stipati come sardine. A Campagna Lupia il treno era talmente pieno che era impossibile entrare. A Prozzolo, Calcroci, Sambruson, Mira Buse, Oriago e Porta Ovest non si entrava più. Mercoledì scorso a Prozzolo è scoppiato il finimondo. Il treno è stato preso d’assalto da una folla inferocita di utenti che non sono riusciti ad entrare, visto che poteva contenere al massimo 110 persone. Le persone, che aspettavano fuori, erano 160. Si trattava di quasi tutti utenti in possesso di abbonamento. A Prozzolo prima sono state aperte le porte e in tanti hanno cercato di entrare, spingendo per farsi spazio e cercando di viaggiare seppur stipati. Quando, però, si sono resi conto che nemmeno in questo modo sarebbero entrati, un gruppo di dieci persone ha perso la pazienza inscenando una protesta clamorosa collocandosi sui binari e impedendo di fatti al treno di partire. Per sbloccare la situazione son dovuti intervenire i carabinieri di Chioggia, che hanno cercato subito il dialogo con le persone esasperate da giorni e giorni di disservizi. Il treno è potuto ripartire solo dopo quasi un’ora all’arrivo di un convoglio che lo seguiva. Sistemi territoriali è corsa ai ripari e già da due giorni il treno non ha più un solo vagone, ma due. I disagi, però, persistono per altre corse nelle ore di punta.

«Quello che sta succedendo», chiosano Babato e l’avvocato Pognici, «è intollerabile. In accordo con Federconsumatori di Chioggia e Cavarzere promuoveremo azioni legali per ottenere risarcimenti e rimborsi. Chi ha avuto disagi o danni per ritardi o chi ha pagato l’abbonamento e il biglietto, e non è potuto entrare in treno può e deve farsi rimborsare da Sistemi Territoriali e per questo agiremo legalmente». Per informazioni si può chiamare allo 041 5491461.

Alessandro Abbadir

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