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DOLO – Il Movimento 5 Stelle del Veneto chiede a Luca Zaia l’annullamento delle schede ospedaliere del piano socio sanitario regionale, perché incongrue.

«Abbiamo preso questa decisione – spiega in una nota il gruppo sanità del M5S – dopo la grande manifestazione del 5 ottobre scorso a Dolo. Una struttura ospedaliera baricentrica per la Riviera».

Il Movimento è chiaro. «Le schede ospedaliere che la giunta regionale si appresta ad approvare non sono congrue con le indicazioni del Piano socio sanitario regionale rispetto alla razionalizzazione ed accorpamento delle Asl, quindi devono essere annullate: rappresentano una pura manovra propagandistica a fini elettorali. Il Piano aveva stabilito che le Asl dovessero accorparsi fino a raggiungere bacini di utenza fra i 200.000 e i 300.000 abitanti. Ma come si può pensare che le schede siano coerenti se ora si pensa di applicarle alle vecchie Asl, con bacini di soli 80.000 abitanti? O chiudere ospedali pubblici senza aver prima provveduto ad aprire strutture intermedie?».

(a.ab.)

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DOLO – Gottardo a Zaia «Assurdo lasciarci senza Chirurgia»

DOLO – Il sindaco di Dolo Maddalena Gottardo (Lega) ha scritto al presidente della giunta regionalee Luca Zaia (Lega), all’assessore Luca Coletto (Lega), e al segretario regionale Domenico Mantoan, per chiedere più servizi per l’ospedale di Dolo.

Nel testo viene chiesta la disponibilità a incontrarsi per aumentare le strutture rispetto a quelle previste nelle schede ospedaliere stabilite dalla giunta e dalle richieste di modifica della V Commissione.

«Visto che Dolo avrà un reparto di Ostetricia e Ginecologia», dice Gottardo, «è fondamentale anche la presenza di un reparto di Chirurgia che funzioni h24 per sette giorni la settimana con presenza di un primario. Non possiamo accettare che ci sia una chirurgia aperta dal lunedì al venerdì».

Altra questione riguarda il pronto soccorso. «Ho chiesto che venga prevista una apicalità con primario per il pronto soccorso di Dolo. Queste sono le due condizioni basilari».

Un passo della lettera riguarda l’eventuale vendita di terreni dell’ospedale di Dolo e i progetti. «I fondi ricavati da un’eventuale alienazione di terreni o fabbricati dell’ospedale di Dolo», prosegue Gottardo, «devono essere destinati alle sistemazione delle strutture dello stesso ospedale di Dolo. Inoltre non ci deve essere nessun spostamento di reparto nemmeno amministrativo finché non saranno chiariti i punti contenuti nella lettera».

Giacomo Piran

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