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240 milioni dalla legge di Stabilita’

VENEZIA – Tutto si può dire eccetto che, dopo la legge di stabilità, l’Alta velocità è più vicina al Veneto. Non serviranno a gettare binari veloci i 240 milioni (da spartire con la Napoli Bari) inseriti nella legge finanziaria dal governo ma molto probabilmente soltanto a sedare gli appetiti del concessionario «Iricav 2» nei confronti del governo.

Il Consorzio di imprese, costituito nel 1991 agli albori dei progetti dell’alta velocità, è il concessionario per la tratta Verona-Padova (3.995 milioni ai concessionari e 5.130 di costo totale), mentre nel tratto Torino-Brescia opera il consorzio Cepav 2.

La concessione, della durata decennale, è scaduta da qualche mese ma con il consorzio di imprese è intervenuto un complesso e delicato contenzioso che ha per oggetto proprio le opere di progettazione e i tratti lombardo veneti. Un pasticcio che ha prodotto finora una serie di arbitrati. Per risolvere i quadri c’è bisogno di risorse aggiuntive. Ma si tratta, con tutta probabilità, di ristori con risorse pubbliche per scongiurare azioni risarcitorie da parte dei concessionari. Ecco perché il governo ha recupero in extremis le risorse per calmare il pool di imprese.

Iricav 2, che ha il Gruppo Astaldi al 33% e soci di minoranza Ansaldo Trasporti, Torno, Salini, Impregilo, Condotte, Lamaro e Fintecna, è nato in seno all’Iri-Iritecna per la progettazione e la costruzione della Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Verona-Venezia. Attualmente ha la concessione per la progettazione e realizzazione della tratta Verona – Padova.

Il contratto per la costruzione del lotto Padova – Venezia Mestre è stato risolto un paio d’anni fa, anche perché la linea tra Padova e Mestre è già predisposta all’alta velocità, anche se utilizzata solo al 55 per cento.

La drammatica verità è che, per l’Alta Velocità/Alta Capacità tra Brescia e Trieste non c’è una lira. Nemmeno il tratto Brescia Verona, inizialmente individuato come beneficiario dell’intervento, ha il progetto definitivo. E nessuna figura commissariale è incaricata di accompagnare il progetto, mentre nel tratto Mestre-Ronchi dei Legionari il commissario è Bortolo Mainardi.

Insomma, sia ancora alla fase preliminare. A completamento dei lavori sulla Milano-Brescia (tempo due anni) avremo una linea di Alta Velocità tra Milano e Brescia e tra Padova e Mestre: due piccoli tratti che renderanno inservibile il resto del corridoio, considerato tra i progetti strategici europei.

Procederanno, invece, gli investimenti per il Mose di Venezia: per il modulo sperimentale il governo ha deciso di coprire le risorse «per il completamento del sistema Mose, con il riavvio immediato sino alla sua completa e definitiva realizzazione».

Nella legge di stabilità sono stati inseriti 200 milioni nell’anno prossimo, 100 nel 2015, 71 nel 2016 e 30 nel 2017. Portando così a oltre cinque miliardi di euro l’investimento complessivo per le dighe mobii mostrate giusto sabato scorso alla stampa di tutto il mondo.

Nella legge di stabilità sono stati inoltre inseriti altri cento milioni per il sostegno al trasporto su gomma e 200 milioni nel 2014 per l’acquisto materiale rotabile ferroviario. Si tratta di fondi che, attraverso le Regioni, andranno a finanziare il fondo per il trasporto locale.

Daniele Ferrazza

 

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