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L’idea del piano dopo la proposta di progettare una pista ciclabile sul Ponte

L’architetto Mor Temor: «Disponibile a discuterne»

Il ponte della Libertà con cinque piazze sopraelevate, una pista ciclabile, strutture che sembrano delle gondole rovesciate come elemento architettonico decorativo, altri come la forcola e le briccole, il campanile. Visto nel rendering il progetto dell’architetto Mor Temor, 39 anni, nato in Terra Santa, nell’Alta Galilea ma laureato al Politecnico di Milano, appare futuristico ma di grande impatto. Temor è pronto e disposto a presentarlo alla città per illustralo e valutarne la fattibilità.

Ma come nasce questa idea di ridisegnare il ponte della Libertà? «Ho ricevuto l’invito di progettare una pista ciclabile da un amico veneziano che lavorava nella comunità europea e aveva visto anni fa il mio progetto per lo Stretto di Messina – spiega l’architetto Temor -. Sono venuto in città per due giorni, ho visitato il ponte della Libertà. E ho fatto il giro per Venezia cercando di mettere i pezzi del progetto, cercando gli elementi della tradizionale e della vita quotidiana».

I piloni di sostegno del tram potrebbero però essere un ostacolo alla realizzazione del progetto come lo ha pensato lei. «Quando sono stato a Venezia ho notato che stanno lavorando per il tram, per questo ho preso nel progetto tale esigenza. Secondo me devono subito fermare la posa dei piloni che sostengono i cavi elettrici che sono di troppo, ho pensato ad una soluzione più intelligente che potrei presentare assieme al progetto».

Veloce nella realizzazione, l’idea di partenza della pista ciclabile di Temor attraverso un’impronta innovativa attribuisce al percorso carattere, non solo nell’aggiunta di una nuova funzione ma anche elaborando un sistema di elementi strutturali architettonicamente rievocativi plasmati attraverso l’uso dell’acciaio.

«Attraversando il percorso ci sembrerà di intravedere la gondola, il remo della gondola, le briccole ed infine il campanile di San Marco, tutti segni rubati alla singolare quotidianità veneziana e sapientemente trasformati in strutture. Unica nel suo genere in quanto sarà la passerella pedonale sospesa più lunga del mondo».

 

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