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Gazzettino – Elettrodotto, chiesto il riavvio dei lavori

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

25

ott

2013

DOLO – Il 5 novembre la decisione al Consiglio di Stato, critiche dei comitati

Elettrodotto, nuova istanza

Terna chiede di avviare i lavori limitando il vincolo a villa Sagredo

La questione elettrodotto aereo in Riviera del Brenta torna alla ribalta. Se ne discuterà nuovamente il prossimo 5 novembre nella sede del Consiglio di Stato di palazzo Spada a Roma, dove Terna spa ha presentato una istanza per potere effettuare i lavori laddove non esiste «incompatibilità ambientale».

La sentenza del Consiglio di Stato emessa lo scorso 10 giugno aveva annullato l’autorizzazione generale dell’intervento per una «non adeguata motivazione di impatto ambientale» espressa dal Ministero dei Beni Culturali. Il ricorso vincente era stato presentato dall’agronomo Roberto Bano, proprietario dell’antica villa Sagredo di Vigonovo. Il Consiglio di Stato aveva accettato il ricorso esprimendo un giudizio negativo per il tratto di linea relativo al passaggio della linea aerea davanti alla storica villa veneta, estendendo però il provvedimento a tutto il percorso tra Dolo e Saonara.

Terna spa ha successivamente presentato un’istanza in merito alla possibilità di realizzazione comunque l’elettrodotto aereo, tranne che nel tratto prospiciente villa Sagredo. Se il 5 novembre l’istanza fosse accolta, Terna avrebbe la possibilità di realizzare i due tronconi dell’elettrodotto, a Nord e a Sud della villa veneziana.

In questo caso però la linea risulterebbe monca e Terna non ha ancora reso noto come intenda collegare tra loro i grossi cavi della linea elettrica da 380kw.

L’ipotesi più accreditata è che la società elettrica presenti successivamente un progetto per interrare i cavi lungo il tratto prospiciente l’antica dimora veneto.

Una congettura che fa arrabbiare ancora di più comitati e cittadini che da anni si oppongono alla realizzazione aerea dell’opera, chiedendone altresì l’interramento.

«Se si può fare per villa Sagredo, perché non si può interrare la linea per tutto il percorso» – si chiedono. Tramite un volantino diffuso in questi giorni, il Comitato vigonovese Antonio Canova per la salvaguardia del territorio lancia pesanti critiche ai politici regionali e nazionali, accusati di «spalleggiare spudoratamente l’opera».

Vittorino Compagno

 

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