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LA POLEMICA

QUARTO D’ALTINO «La mia assenza di oggi vuole essere un segnale di invito alla Regione a rispettare e mantenere gli impegni assunti con la comunità che ho l’onore di rappresentare».

In polemica con il taglio del nastro, il sindaco Silvia Conte che ieri mattina non si è presentata ha affidato la sua riflessione al popolo della rete.

«Come sindaca l’ho saputo solo lunedì ed essendo impegnata ho delegato, per mero rispetto istituzionale. Non mi sembra infatti rispettoso che chi viene “a casa nostra” neppure si preoccupi di concordare con un minimo di anticipo la data con chi rappresenta i cittadini».

Prosegue: «Penso che le due rotonde realizzate siano finalmente delle degne porte di ingresso nel paese e possano garantire più sicurezza. Ma non riesco a festeggiare per la realizzazione di quel cavalcavia. Un cavalcavia di dubbia utilità. Non era forse più urgente e sensato ricollegare l’uscita del Passante al centro del paese con una viabilità complanare e sostenibile economicamente, magari riutilizzando la vecchia bretellina della tangenziale?

Oppure fare manutenzione straordinaria della viabilità o investire per prevenire il dissesto idrogeologico, o nel trasporto ferroviario?

Da 15 anni aspettiamo il sottopasso delle Crete dalla Regione e dalla Provincia, è stato chiuso il passaggio a livello perché doveva partire l’Sfmr. Siamo pronti a fare squadra con le altre istituzioni se in gioco c’è il bene della nostra comunità, ma non sempre questo spirito è reciproco».

(m.a.)

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Zaia taglia il nastro della bretella sud di Quarto. Chisso: nel 2014 i soldi per le opere complementari a Mirano e Spinea

QUARTO D’ALTINO – Il governatore del Veneto, Luca Zaia, inaugura la nuova tangenziale Sud di Quarto. Taglio del nastro ieri mattina dell’opera “complementare” al Passante di Mestre alla presenza dell’assessore alle Infrastrutture Renato Chisso, dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Paolo Albertin, dell’amministratore delegato di Veneto Strade Silvano Vernizzi ma soprattutto del presidente della Regione. «Spesso non ci si ricorda di com’erano i territori prima», ha detto Zaia, «il Veneto si sta trasformando dal punto di vita viabilistico, abbiamo grandi opere che non si chiamano solo Passante». Sull’apertura del nuovo cavalcavia, terminato lunedì sera: «Ho dato indicazioni perché ogni nuova viabilità, una volta terminata, venga aperta subito per gli utenti, senza aspettare cerimonie per le quali magari servono giorni». «La strada non è stata fatta per chi la inaugura ma per chi la usa», ha confermato Chisso. Assente il sindaco, Silvia Conte, che non ha gradito essere stata avvertita all’ultimo e che considera il cavalcavia un’opera non prioritaria rispetto a quelle che il suo territorio attende. Zaia ha ricordato anche le altre opere infrastrutturali in corso e in programma, a partire appunto dalla Pedemontana, per la quale è stato chiuso il piano finanziario: «Quello che doveva essere nastro d’asfalto è diventata superstrada in trincea per buona parte del percorso». «Con questo insieme di interventi», ha ricordato il presidente della Regione, «recuperiamo quel 30% di gap infrastrutturale del quale il Veneto ha sofferto e soffre rispetto alle altre regioni italiane; mi piace dire che queste opere vanno nell’ottica di sostituirsi ad una committenza privata mancata durante la crisi, i finanziamenti al Policlinico di Padova, all’ospedale di Treviso, le strade, dimostrano la volontà di essere presenti in un comparto che soffre». Chisso ha annunciato che per il primo semestre del prossimo anno aprirà anche la tangenziale est di Quarto d’Altino verso Jesolo. «Nell’arco del 2014 si concluderanno inoltre i lavori delle opere complementari a Spinea, Oriago, Dolo», ha spiegato, «rimane un po’ indietro l’accordo di programma con Mirano, ma sono sicuro che il prossimo anno riusciremo a trovare le risorse per rispettare gli impegni anche in quell’ambito».

Critica Rifondazione Comunista: «Si tratta di un’opera vergognosa, costosissima, inutile, uno degli esempi di come si sprechi il denaro pubblico anche in momenti così difficili per la popolazione», ha commentato il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò, «a cosa serve una nuova bretella che con un ennesimo cavalcavia supera nuovamente l’autostrada e si congiunge sempre in zona industriale di Quarto sulla stessa strada che arriva dal raccordo già esistente?».

Il tracciato della circonvallazione si estende per una lunghezza di 819 metri. È collegato con rotatorie alla viabilità esistente e attraversa l’autostrada A4 mediante un nuovo viadotto. L’intervento comprende anche la trasformazione della preesistente intersezione di via Abate Tommaso sulla provinciale con una ampia rotatoria. Costo: 19 milioni e mezzo.

Marta Artico

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