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Gazzettino – Porto e industria insieme a Marghera.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

9

nov

2013

AL VEGA – Un convegno per discutere del futuro dell’area. Botta e risposta tra Costa e Bettin

Orsoni: «Col Pat abbiamo imboccato questa strada». Zoppas: «Priorità alle bonifiche»

Ora che i rapporti tra Venezia e il ministero dell’Ambiente hanno finalmente ripreso velocità è il caso di spingere sull’acceleratore per portare a casa il più presto possibile modalità e tempi per le bonifiche in modo da dare ai possibili investitori certezze senza le quali si tengono lontani da Porto Marghera.

Il convegno di ieri mattina “Scenari futuri e futuribili per Porto Marghera tra bonifica, riconversione industriale e sviluppo sostenibile”, ospitato al Vega (il cui amministratore delegato Tommaso Santini ha definito il Parco scientifico come «istituzione dei cittadini e pivot nella trasformazione della macroisola nord di Porto Marghera») in realtà è stato l’occasione proprio per stringere i tempi. E la partecipazione del nuovo direttore generale del ministero dell’Ambiente, Maurizio Pernice, è stato un viatico all’operazione riavvicinamento che, operativamente, hanno portato avanti ieri mattina i dirigenti di Comune, Regione e Ministero.

Il disegno della Porto Marghera futura, invece, è un altro paio di maniche perché ci sono ben duemila ettari ma Comune e Porto riescono a baruffare come fossero in un angusto pollaio. Illuminante lo scambio di battute tra il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin. Il primo ha definito Marghera la sede dei nuovi fondaci di Venezia, come a dire che è un’area votata alle attività portuali. E Bettin gli ha risposto che Venezia è anche Arsenale, cioè industria e, tra l’altro, senza di questa non ci sarebbero stati nemmeno i vari fondaci perché non sarebbero esistite le navi necessarie ai traffici.

Ecumenico, il sindaco Giorgio Orsoni ha risolto il dilemma affermando che «con il Pat l’Amministrazione ha deciso il recupero industriale e portuale di quest’area. Abbiamo ritenuto che si dovesse imboccare questa strada perché sarebbe stato un errore perdere la ricchezza del lavoro, della professionalità, e della cultura del lavoro che in questi ambiti si sono sviluppati» ma, ha avvertito, «andremo avanti su questa strada solo se saranno attuati gli accordi elaborati finora».

Tornando al confronto fra i tecnici, «ha dato i primi risultati positivi nel senso che si sono stretti i rapporti – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico, Alfiero Farinea -. Abbiamo chiesto a Roma di avere per tempo la documentazione necessaria per partecipare alla conferenza di servizi istruttoria sulle bonifiche e anche di poter partecipare a quella decisoria, pur se privi del diritto di voto, in modo da semplificare sempre più le procedure».

Bettin ha ricordato che il Comune sta attendendo l’approvazione definitiva del Pat da parte della Regione («così sarà definitivamente chiaro che Marghera resterà area industriale e chiuderemo ogni spazio alle speculazioni»), e sta aspettando anche l’approvazione del nuovo regolamento per la conferenza dei servizi sulle bonifiche.

E le bonifiche sono il tema che sta a cuore anche a Confindustria, non a caso il suo presidente Matteo Zoppas ha ricordato che «le finalità del risanamento e della salvaguardia ambientale di Venezia sono condivisibili soprattutto se si pone, allo stesso tempo, l’obiettivo di salvaguardare anche il suo tessuto produttivo. In quest’ottica il tema delle bonifiche troppo spesso viene trattato come un problema a se stante, come se fossero solo un conto da saldare con il passato».

 

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