Gazzettino – Venezia, Grandi navi “Il Consorzio dietro lo scavo del Contorta”
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10
nov
2013
GRANDI NAVI – Il consigliere Beppe Caccia chiede al sindaco di riferire sulla decisione del Governo
VENEZIA – Caccia: «No al Consorzio per lo scavo del Contorta»
L’ACCUSA «Il progetto affidato anche a tecnici del Mose»
Il Governo ha scelto di incardinare lo scavo del canale Sant’Angelo Contorta nella procedura veloce prevista dalla Legge obiettivo, che prevede una valutazione di impatto ambientale semplificata e la possibilità di un finanziamento in sede privilegiata da parte dello Stato. Tutto ciò preoccupa non poco il capogruppo di “In Comune” Beppe Caccia, il quale teme che questa procedura ricalchi quella già seguita con il Mose, una decisione insomma presa dall’alto e senza tutte le verifiche che si sarebbero rese necessarie nell’ambito di un’opera pubblica tanto importante. Per questo in una interrogazione urgente, Caccia chiede al sindaco di rispondere quanto prima in commissione su tutta una serie di questioni. In particolare, il probabile affidamento dei lavori – in virtù della concessione unica – al Consorzio Venezia Nuova o a soggetti che a questo fanno riferimento.
«Vi è il concreto rischio – dice Caccia – che in caso di approvazione dello scavo del canale la realizzazione di tale opera, per un valore compreso tra i 200 e i 350 milioni di euro, sia affidata senza alcuna trasparente procedura ad evidenza pubblica al Consorzio Venezia Nuova».
A sostegno di tale affermazione, Caccia evidenzia un’altra questione.
«L’attività di studio e progettazione dello scavo del canale Contorta Sant’Angelo – prosegue Caccia – sarebbe stata fin qui affidata dall’Autorità Portuale e dal Magistrato alle Acque alla Protecno Srl, società di ingegneria idraulica e civile con sede in via Risorgimento 9 a Noventa Padovana, con il coinvolgimento dell’ing. Daniele Rinaldo, già direttore dei lavori di vari cantieri del Consorzio Venezia Nuova e marito dell’ing. Maria Teresa Brotto, già dirigente dello stesso Consorzio e della società Thetis».
Questi motivi sono ritenuti da Caccia sufficienti per chiedere al sindaco di riferire ai consiglieri sulla situazione.
«Chiedo – conclude – che egli intervenga ad ogni livello affinché sia acquisita e messa a disposizione del Consiglio comunale e della cittadinanza tutta la documentazione e che siano garantite dal Governo massime condizioni di imparzialità, trasparenza e partecipazione della valutazione di tutte le differenti alternative al transito delle “grandi navi” nella laguna».
Michele Fullin