Nuova Venezia – Caccia: “Anche il Contorta al Consorzio”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
10
nov
2013
INTERROGAZIONE AL SINDACO
Il consigliere sostiene che c’è il rischio che i lavori siano affidati in concessione unica
Anche il canale Contorta Sant’Angelo, quello a cui il Governo ha dato il via libera in alternativa al passaggio delle grandi navi da crociera nel canale della Giudecca, sarà affidato al Consorzio Venezia Nuova, grazie al regime di concessione unica, nonostante le inchieste penali in corso sul condizionamento esercitato da una potente lobby sulla vita produttiva e politico amministrativa in laguna?
La domanda la pone con un’interrogazione al sindaco Giorgio Orsoni il consigliere comunale Beppe Caccia, secondo il quale c’è il rischio concreto, in caso di approvazione dello scavo del nuovo canale, che la sua realizzazione, che costerà da 200 a 300 milioni di euro, «sia affidata senza alcuna trasparente procedura ad evidenza pubblica al Consorzio Venezia Nuova».
L’esponente della lista «In Comune», contrario alla soluzione dello scavo di un altro canale, ricorda come a proporlo in più riprese sia stato il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa presentandolo con una supposta funzione di «ripristino della morfologia lagunare».
E, ricorda Caccia, la legge speciale per la salvaguardia di Venezia del 1984 elenca tra le opere oggetto della concessione unica all’associazione di imprese ora presieduta da Mauro Fabris anche quelle finalizzate appunto al «ripristino della morfologia lagunare».
Nell’interrogazione si ricorda quali e quante opere siano state date in concessione unica , saltando qualsiasi procedura di gara ad evidenza pubblica, al Consorzio. Infine, il documento ricorda che all’attività di studio e progettazione del canale Contorta Sant’Angelo sarebbe stata affidata dall’Autorità portuale e dal Magistrato alle Acque alla «Protecno srl» di Noventa Padovana, coin il coinvolgimento dell’ingegnere veneziano Daniele Rinaldo, già direttore di cantieri del Consorzio Venezia Nuova, e marito di Maria Teresa Brotto, ex dirigente dello stesso Consorzio Venezia Nuova e della società «Thetis».
Caccia chiede al sindaco che sia messa a disposizione della cittadinanza tutta la documentazione e che intervenga «affinchè il regime di concessione unica non sia surrentiziamente imposto per qualsiasi nuova opera».
(g.c.)