Nuova Venezia – Chioggia. Treni, la “rivolta” dei pendolari.
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10
nov
2013
CHIOGGIA «Collegamenti insufficienti con Rovigo e Ferrara, da rivedere anche gli orari»
La Consulta chiede al Comune di avviare un sondaggio
PENDOLARI – Treni per Venezia e Padova ok ma i collegamenti verso Rovigo e Ferrara latitano
Treni per Venezia e Padova ok ma i collegamenti verso Rovigo e Ferrara latitano. La linea ferroviaria di Chioggia insomma lamenta delle pesanti carenze in direzione di Ferrara.
Per questo la Consulta nazionale pendolari, riunitasi ieri, invita il Comune a farsi promotore di un sondaggio via e-mail, destinato a facilitare il calcolo del numero dei lavoratori e degli studenti che potrebbero giovarsi di apposite corse ferroviarie tra Chioggia, Ferrara ed, eventualmente, Bologna. Questo per rivedere collegamenti e orari.
«Siamo convinti – dichiara il presidente dell’associazione Bartolomeo Boscolo – che i potenziali utenti non manchino. Si tratta solo di farli emergere, chiedendo loro di indicare gli orari ideali e le destinazioni.
I vagoni, oggi, partono vuoti semplicemente perché gli orari e le coincidenze non rispondono alla logica del trasporto a breve raggio».
Secondo la Consulta, l’Amministrazione clodiense potrebbe, inoltre, farsi promotrice di iniziative analoghe presso gli altri comuni serviti dalla linea Rovigo-Adria-Chioggia.
«Esibendo i dati di un censimento dei potenziali pendolari – incalza Boscolo – sarà certamente assai più facile trattare con i responsabili della tratta, il cui processo di rivitalizzazione potrebbe essere avviato al più presto inserendo la Venezia-Adria-Chioggia-Rovigo nel Sistema metropolitano regionale. Sarà indispensabile, per l’occasione, prevedere più corse dirette tra Venezia e Chioggia e Rovigo e Venezia, via Adria».
Il sistema dei trasporti locali su rotaia andrebbe completamente rivisto anche in funzione dell’economia del Clodiense, che potrebbe trovare nuovi sbocchi verso il Ferrarese.
«Con un pò di buona volontà – conclude Boscolo – si potrebbe insomma, tentare di rompere lo stato d’isolamento ferroviario che, da sempre, penalizza quasi tutto il Sud Est del Veneto»
Roberto Perini