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Illustrati a Mira i contenuti del Piano territoriale, previsto anche il polo logistico

Maniero: «Così si devastano le ville della Riviera». Claut: «Daremo battaglia»

MIRA – Romea Commerciale, Veneto City, polo logistico, idrovia e camionabile, elettrodotto Dolo-Camin, la Regione approva tutte le grandi opere all’interno della sua programmazione urbanistica. Resta solo il dubbio sull’innesto alla Romea Commerciale che volutamente il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), ha lasciato indeterminato. Potrebbe essere a Roncoduro per innestarsi con il Passante (attraversando la Riviera) o a Villabona di Marghera, attraversando i comuni di Mira e Venezia.

Questo quello che è parso chiaro a tecnici ed amministratori ieri sera dopo la presentazione del Piano paesaggistico regionale d’ambito (Ppra) incluso nel Piano Regionale Territoriale di Coordinamento (il piano urbanistico della Regione).

Insomma la Regione non ha alcuna intenzione di tornare sui suoi passi nonostante ad esempio, il Comune di Mira (e altri enti locali) abbia bocciato in toto le grandi opere.

Maurizio De Gennaro, dirigente alla Pianificazione territoriale della Regione ha illustrato il percorso del Piano, assicurando di aver tenuto conto dei vincoli costituiti dalle 24 ville del Palladio e oltre 3800 ville in tutto il Veneto.

Rassicurazioni che non sono bastate ne al sindaco Alvise Maniero ne all’assessore all’urbanistica Luciano Claut. «Questa programmazione regionale prevede – ha detto il sindaco – le grandi opere. Ad ora per 6 chilometri Mira è attraversata dalla Romea e riteniamo che sia vitale la messa in sicurezza di questa infrastruttura. Invece la Regione ne ha già prevista una ancor più grande e devastante per il cuore del patrimonio rappresentato dalle ville della Riviera».

Ancor più duro Claut. «Questo Piano – dice – è una bella facciata sotto cui si nascondono tutte le grandi opere più devastanti. Noi diciamo no a Romea Commerciale, polo logistico, asse plurimodale (idrovia e camionabile) e siamo pronti a dare battaglia anche per fermare l’elettrodotto Dolo-Camin e Veneto City».

Oscar Mancini della Cgil è sulla stessa linea: «La Regione vuole fare tutte le opere nonostante le buone intenzioni di tutela del paesaggio».

Antonio Foscari, docento dell’Istituto universitario di architettura Venezia (Iuav) infine ha spiegato l’interesse per la qualità dell’architettura palladiana. Foscari ha proposto per il Piano un nuovo approccio di tutela del patrimonio ambientale ed architettonico.

Dopo la presentazione di ieri in villaVenier a Mira, il percorso di concertazione del Ptrc e del piano paesaggistico continuerà il 2 dicembre a Jesolo.

Alessandro Abbadir

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