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Gazzettino – Al via l’autostrada del basso Veneto.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

21

nov

2013

Lunga 107 chilometri, la strada sarà esente da pedaggio per 15 anni per i residenti che percorreranno tratti di almeno 15 km

Il costo sarà di 1,8 miliardi. Molte le opere complementari

Aperte le procedure per realizzare i 107 chilometri della Nogara-Mare Adriatico

Passante di Mestre, una realtà. Pedemontana veneta, i lavori procedono. Nuova Romea, ha avuto il via libera dal Cipe. Ora l’autostrada regionale Nogara-Mare Adriatico, penultimo atto. «Diamo un’ulteriore spinta al recupero del gap infrastrutturale del quale soffre il Veneto rispetto ad altre regioni d’Italia e d’Europa». Così il governatore Luca Zaia commenta la scelta, fatta dalla Giunta regionale, dei concessionari della nuova autostrada, «strategica per il basso Veneto. Ma c’è anche il via libera, sempre con la indicazione del concessionario, alla nuova strada regionale numero 10 “Padana Inferiore”, tanto attesa nell’area sud del Padovano».

CONCESSIONE – La concessione è andata a chi ha promosso il progetto: il raggruppamento temporaneo di imprese tra Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Confederazione Autostrade Spa, Società delle Autostrade Serenissima Spa, Astaldi Concessioni srl, Astaldi spa, impresa di costruzioni Ing. E. Mantovani, Itinera, Technital e Sina. Ora, spiega l’assessore veneto alla mobilità, Renato Chisso, «il gruppo concessionario dovrà preparare i progetti definitivo ed esecutivo, procedere ai lavori anche per realizzare il collegamento fra la nuova autostrada e la A22 del Brennero in provincia di Verona, in comune di Nogara».

TRACCIATO/COSTI – In tutto saranno poco più di 107 chilometri, da Nogara, dove sarà realizzata una bretella di collegamento alla Autobrennero in comune di Nogarole Rocca, fino ad Adria (Rovigo) dove l’autostrada si innesterà nella Nuova Romea da Mestre a Orte. Il costo totale previsto è di un miliardo e 800 milioni. Verranno anche realizzate opere complementari necessarie per il raccordo con la vibilità ordinaria.
Il tracciato utilizzerà alcune parti della Transpolesana. In particolare: nuovi saranno i 23 chilometri da Nogara a Nogarole Rocca, come i 17 chilometri da Nogarole a Legnago; i quasi 48 chilometri da Legnago a Rovigo utilizzeranno l’attuale tracciato della Transpolesana rivisto in forma autostradale; l’ultimo tratto, 24 chilometri tra Rovigo e Adria, verrà invece realizzato in nuova sede.

PEDAGGIO – Il sistema di pagamento sarà “dinamico”, cioé con l’impiego di tecnologia “free flow” un’evoluzione del telepass. Per 15 anni è prevista l’esenzione dal pedaggio per i residenti che percorreranno fino a 15 km della nuova autostrada.

TASSE – Il Decreto del Fare ha introdotto la defiscalizzazione a favore dei privati che si propongono per realizzare nuove infrastrutture. Ne beneficerà sicuramente la Gefip Holding di Vito Bonsignore, capofila di un consorzio a cui partecipano banche e società di progettazione che provvederà a realizzare la Nuova Romea. Anche per la Nogara-Mare Adriatico, fa sapere Chisso, «chiederemo al governo l’applicazione dello stesso beneficio, cioé la detrazione di quote di Ires e Irap. Se ci sarà il benestare, non sarà infatti necessario il previsto contributo pubblico di 50 milioni».

Giorgio Gasco

 

BENESTARE DELLA GIUNTA DEL VENETO

Padana Inferiore: Maltauro capogruppo della cordata

La Giuseppe Maltauro S.p.A. di Vicenza (capogruppo), con Nuova CO.ED.MAR. S.r.l. di Chioggia e Intercantieri Vittadello S.p.A. di Limena (mandante) hanno ottenuto la concessione (ora si procederà al progetto definitivo) della nuova strada regionale numero 10 meglio conosciuta come Padana Inferiore. Il benestare è venuto dalla Giunta regionale del Veneto in base all’offerta economicamente più vantaggiosa (250 milioni contro i 232 milioni al netto dell’Iva proposti dalla società Autostrade Serenissima), che prevede anche l’estensione dell’esenzione da pedaggio per i residenti lungo l’intera tratta per due anni; una durata della concessione di 38 anni; tempi complessivi di costruzione di 48 mesi; un contributo pubblico a fondo perduto di 33 milioni e mezzo.

 

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