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IL PROGETTO – Creare un centro direzionale a Noale e dismettere immobili a Dolo e Mirano

Realizzare un grande centro direzionale sfruttando gli spazi vuoti dell’ospedale di Noale, tagliare le spese per risparmiare circa due milioni di euro tra affitti risparmiati e razionalizzazione del lavoro: il progetto è stato illustrato martedì a Mirano dal direttore dell’Ulss 13 Gino Gumirato in un incontro a cui hanno preso parte Cgil, Cisl e Uil oltre alle rappresentanze sindacali di base. Ulteriori studi sugli immobili dell’azienda sanitaria saranno effettuati nelle prossime settimane per poi presentare alla Regione il documento dettagliato con la richiesta di autorizzazione.

«La scelta definitiva è ancora distante ma questa è un’ipotesi concreta su cui stiamo lavorando – ammette Gumirato -. Nel piano di razionalizzazione complessiva degli immobili di Dolo, Mirano e Noale pensiamo che proprio a Noale potrebbe nascere un centro aggregante con varie funzioni direzionali».

Il motivo è facilmente intuibile: le schede ospedaliere con cui la giunta Zaia ha recentemente ridisegnato il quadro della sanità locale prevedono che a Noale non vi siano più i posti-letto per acuti, visto che la Lungodegenza sarà trasferita a Dolo. Noale resta dunque un polo importante da sfruttare nel modo più redditizio, ed è per questo motivo che i vertici dell’Ulss 13 ragionano sull’opportunità di portare in questa sede molti uffici.

Attualmente gli uffici sono dislocati soprattutto tra i poli di Mirano e Dolo: l’ufficio acquisti e l’ufficio personale sono a Dolo mentre l’ufficio tecnico è suddiviso tra il Miranese e la Riviera, giusto per fare alcuni esempi. L’ipotesi è quella di rivedere completamente questa organizzazione concentrando varie funzioni principali proprio a Noale.

Per molti dipendenti potrebbero dunque prospettarsi trasferimenti nel raggio di 15 chilometri (da Mirano a Noale) o di 23 chilometri (da Dolo a Noale): come sarà accolto questo progetto? Cisl e Uil non sarebbero contrari al progetto di razionalizzazione, nonostante i loro iscritti non vedano di buon occhio il trasferimento, ma i sindacati sono convinti che il risparmio che si ottiene sia tale da giustificare gli inevitabili disagi dei dipendenti. Pronti a salire sulle barricate invece sarebbero i sindacalisti della Cgil. Gumirato comunque è intenzionato ad andare avanti.

Gabriele Pipia

 

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