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Quasi 2 miliardi di euro per la prima, vinta dai gestori delle autostrade venete

La Padana realizzata e gestita per 38 anni da Maltauro, Vittadello e Co.ed.mar

VENEZIA – Da Adria a Verona, e poi da Padova al Basso Veronese. La Regione Veneto ha rivoluzionato in un colpo solo la viabilità regionale: su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, la giunta ha aggiudicato la concessione relativa all’autostrada Nogara-Mare e quella per la prosecuzione della nuova Sr 10 Padana Inferiore. Valore di più di due miliardi di euro e 50 comuni attraversati.

NOGARA-MARE. La concessione dell’Autostrada medio padana è stata affidata al Raggruppamento temporaneo di imprese (promotore dell’opera) tra Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Confederazione Autostrade, Autostrade Serenissima, Astaldi Concessioni e Spa, Mantovani, Itinera, Technital e Sina. La concessione prevede la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione dell’opera. Ma anche la progettazione preliminare (con studio di impatto ambientale) definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione del collegamento fra la nuova autostrada e la A22 del Brennero in provincia di Verona. Grazie a questa nuova infrastruttura verrà migliorata notevolmente l’accessibilità alle principali autostrade già esistenti e in programma: l’A22, come già detto, ma anche l’A31 Valdastico Sud, l’A13 Bologna-Padova e la Nuova Romea. La Nogara-Mare migliorerà inoltre la sicurezza sulla rete viaria della Bassa Veronese e del Rodigino, liberando la regionale 10 e permettendo di avviare anche la riqualificazione della Ss 434 Transpolesana. A fronte di un costo complessivo posto a base di gara di un miliardo e 901 milioni di euro, la proposta del promotore ammonta a un miliardo e 877 milioni.

LA PADANA INFERIORE. La concessione della nuova strada regionale 10 è stata invece aggiudicata al costituendo Rti composto da Maltauro di Vicenza (capogruppo), Nuova Co.ed.mar. di Chioggia e Vittadello di Limena. L’intervento consiste nel prolungamento di un’arteria esistente, che oggi va da Monselice a Carceri. La concessione prevede la realizzazione 17 km della nuova tratta da Palugana, in provincia di Padova, fino ai confini con il Veronese a San Vito di Legnago. È previsto l’ammodernamento delle due tratte già esistenti, in prosecuzione ad est ed a ovest del tratto in nuova sede, con gestione di tutta la tratta compresa tra le strade statali Ss 16 Adriatica e Ss 434 Transpolesana. L’aggiudicazione è andata all’offerta più vantaggiosa, che prevede l’estensione dell’esenzione da pedaggio per i residenti tratta per due anni, una durata della concessione di 38 anni, tempi complessivi di costruzione di 48 mesi. In questo caso l’intervento vale 232 milioni. Maltauro & co hanno tenuto alle spalle l’offerta della Autostrade Serenissima spa.

L’ASSESSORE. Un Veneto che assomiglia e si avvicina sempre di più all’Europa. Può essere riassunto così il pensiero di Chisso: «Rispettiamo il nostro impegno per infrastrutturare il Basso Veneto e creare nuove e più sicure opportunità alla mobilità e all’economia di aree che oggi sono carenti di validi collegamenti, in una prospettiva che ci avvicina all’Europa. In questi tempi di crisi drammatica, questo vuol dire creare lavoro nel territorio ma soprattutto prospettive per la ripresa e la crescita di competitività del sistema Veneto, che con opere come queste si mette anche a servizio del Paese».

Nicola Cesaro

 

LA SCHEDA – Due fiumi d’asfalto di 107 e 28 km a pagamento

VENEZIA – Oltre trenta Comuni attraversati per 107 chilometri di percorrenza: la Nogara-Mare nasce in provincia di Verona, a Nogara, all’innesto con la statale 12 dell’Abetone e del Brennero, e termina ad Adria, nel Polesine. La strada prevede due carreggiate a due corsie di marcia della larghezza di 3,75 metri, oltre ad una corsia d’emergenza di 3 e ad un margine interno di 5, per un totale di 26 metri complessivi di larghezza. I tratti sono quattro, con altrettante interconnessioni con la rete autostradale esistente: A22 del Brennero, A31 Valdastico Sud, A13 Padova-Bologna ed E55 Nuova Romea. Sono previsti 13 svincoli: Isola della Scala, Nogara est, Casaleone, Legnago, Villabartolomea, Castagnaro, Badia Polesine, Canda/Trecenta, Castelguglielmo/San Bellino, Fratta Polesine, Rovigo sud, Gavello, Adria. Oltre al collegamento che da Nogara porta verso ovest fino all’A22 in territorio di Nogarole Rocca, l’impianto oggetto di concessione ha disegnato altri 64 chilometri di viabilità complementare, a partire dai collegamenti con l’ospedale di Legnago, quello di Trecenta e tra l’A31 e la banchina portuale di Canda, nel Rodigino. Il pedaggio è basato sull’esazione dinamica mediante l’impiego di tecnologia free flow, con esenzione della durata di 15 anni per i residenti che devono percorrere fino a 15 chilometri. Si pagherà il pedaggio anche nella nuova Sr 10 Padana Inferiore, con l’esenzione ai residenti per due soli anni. La Sr 10 esiste già per un tratto di 10 chilometri (da Monselice a Carceri): il nuovo segmento si estenderà per altri 17,9 (fino a Legnago), con una carreggiata larga complessivamente 10 metri e con due sole corsie di 3,75 metri, una per senso di marcia. Questi gli svincoli previsti: Minerbe, Montagnana ovest/Bevilacqua, Montagnana sud, Montagnana est, Megliadino San Vitale e San Fidenzio, Santa Margherita d’Adige (dove ha sede il casello dell’A31), Ponso/Ospedaletto e Carceri/Est e ovest.

 

Zaia: «Saremo al passo con l’Europa e garantiremo più sicurezza»

PADOVA. Crescita e sicurezza, sono questi i due valori che portano le due nuove strade: «Diamo un’ulteriore spinta al recupero del gap infrastrutturale del quale soffre il Veneto» dice il governatore Luca Zaia «Ma la nuova priorità, più che mai all’evidenza, è la sicurezza del territorio, che significa sicurezza per cittadini ed economia». Polemizza il presidente, in merito agli scarsi trasferimenti da Roma: «Stiamo parlando di zone dove l’insufficienza della rete viaria pesa da quasi mezzo secolo, soprattutto nel Padovano, con le inevitabili conseguenze sulla sicurezza e sulla competitività dell’economia, già provata da una fiscalità ai vertici planetari. Quindi, avanti con il programma già disegnato di miglioramento infrastrutturale, in un’ottica di intermodalità che non ci deve vedere indietro neppure sul versante dell’Alta Capacità ferroviaria». Tra gli interventi, spicca la soddisfazione del consigliere neo Ncd Piergiorgio Cortelazzo: «Da atestino non posso che accogliere con entusiasmo lo sblocco della Padana Inferiore, che la Bassa Padovana aspettava da 30 anni. Con la nuova regionale 10 e l’arrivo della Valdastico Sud, questo territorio si metterà alla pari con le altre zone del Nord». Ma adesso i cittadini saranno costretti a pagare il pedaggio, per un’opera che solo dieci anni fa doveva essere a quattro corsie e completamente gratuita: «L’alternativa, viste le risorse a disposizione, era non fare niente. Spendere qualche moneta per risparmiare ore di inutile permanenza sulle strade è un sacrificio che sicuramente tutti sono disposti a fare».

(nicola cesaro)

 

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