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Nuova Venezia – Nuovo orario cadenzato. Regione sotto accusa.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

24

nov

2013

Il presidente della conferenza dei sindaci Cereser chiede un incontro urgente

In tanti all’assemblea di Legambiente. Il prossimo appuntamento a Quarto.

SAN DONÀ «Nonostante l’impegno della Regione a organizzare un ulteriore incontro prima dell’avvio dell’orario cadenzato, questo non è avvenuto. La conferenza dei sindaci tornerà a chiedere la possibilità di un incontro, in cui ribadire le istanze del territorio e vedere quali siano state le migliorie apportate rispetto alle richieste già fatte».

A venti giorni dall’introduzione del nuovo orario ferroviario cadenzato, scende in campo anche il sindaco di San Donà e presidente della conferenza dei sindaci, Andrea Cereser, che ieri ha partecipato, insieme all’assessore Zottis, all’assemblea promossa da Legambiente Veneto Orientale.

«Associazioni e comitati facciano fronte comune perché ci sia un vero confronto», hanno scandito gli ambientalisti, «Regione e Trenitalia stanno tenendo nascosto l’orario che entrerà in vigore a metà dicembre, quando invece sarebbe stato necessario prima di tutto un percorso di valutazione».

Per Legambiente la costruzione del nuovo orario doveva partire dall’analisi dei bisogni dei pendolari. E invece sulla Venezia-Trieste non mancheranno le criticità: «buchi» nei collegamenti in tarda mattinata e tra le 20 e le 22 in partenza da Venezia, notevole riduzione dei servizi il sabato e nei festivi, inizio del cadenzamento ritardato al mattino e fine troppo anticipata di sera lasciando così scoperta la fascia dei turnisti tra le 22 e le 6.Per non parlare dei nuovi Regionali da Portogruaro che saranno limitati a Mestre, costringendo a cambiare per Venezia.

Un modo per disincentivare l’uso del treno, secondo Ivano Mometti di Federconsumatori.

Mentre Ilario Simonaggio (Filt Cgil) ha tracciato una panoramica delle problematiche legate all’introduzione dell’orario cadenzato, tra mancanza di materiale rotabile adeguato, penuria di personale e soprattutto fondi insufficienti stanziati dalla Regione.

«L’assessore Chisso si era impegnato in aula a presentare il nuovo orario e soprattutto a illustrare cosa è stato recepito a livello di richieste di modifica da parte dei territori», ha attaccato il consigliere regionale Bruno Pigozzo (Pd), «ma tutto è caduto nel silenzio più assoluto. Un comportamento sconcertante, vera benzina sul fuoco in una situazione già pesantissima nella quale si ritrovano i pendolari. Invece che placare gli animi Chisso sembra fare di tutto per incendiarli».

Giovedì 28 alle 19, in municipio a Quarto d’Altino, nuovo incontro sull’orario, promosso insieme ai Comuni di Marcon e Casale.

Giovanni Monforte

 

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