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Nuova Venezia – Mestre. L’albergo va a chilometro zero

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

26

nov

2013

IL RICONOSCIMENTO DI COLDIRETTI

“Ai Pini” nel circuito dei locali attenti ai prodotti della campagna

La provincia di Venezia è in testa, come adesioni, al circuito dei locali che puntano sui prodotti tipici della campagna. Sono 13 le attività aderenti: trattorie, pizzerie, osterie ma anche molini, panifici, macellerie, gelaterie e da ieri, anche un hotel, che ha ricevuto la targa di riconoscimento. Alla lista del circuito, promosso da Coldiretti, si è aggiunto, infatti, l’albergo ristorante “Ai Pini” di Mestre, dei coniugi Giovanni Battista Baldo e Roberta Ferrari, che punta, sempre più, a portare in tavola i prodotti del territorio con il suo chef Alessandro Lucato.

Tutto nasce dalla legge regionale numero 3 del 2010, unica in Italia, che incentiva proprio l’uso del prodotti a «chilometri zero», accorciando la filiera. Il concetto è questo: le merci fanno meno strada per essere trasportate, meno chilometri significano meno inquinamento e più salvaguardia dell’ambiente. Non a caso, i locali veneziani aderenti puntano sul risparmio energetico e la tutela dell’ambiente.

Ma il sogno dei proprietari dell’albergo “Ai Pini” è di avere un orto tutto per loro. «Ci piacerebbe avere uno spazio» dice la signora Baldo «dove coltivare prodotti biologici».

Le fa eco il marito. «Il chilometro zero» aggiunge «è l’espressione finale di un modo di essere. Puntiamo ad avere alimenti freschi e di stagione. Il mio sogno è riproporre il cren fatto in casa, con il rafano che cresce nel nostro parco».

Così, per gli ospiti, si inizia già dalla colazione al mattino con lo sbattutino d’uovo su richiesta, per proseguire a pranzo e chiudere con la cena con le tagliatelle verdi agli spinaci con rosmarino e gamberi, creme di ortaggi e legumi, gnocchi di patate con vari sughi, misto di formaggi provenienti dal Trevigiano, insaccati, secondi di carne o pesce fino ai dessert casarecci come i pasticcini al vino novello.

«Alla base di questo progetto» spiega il presidente di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza «c’è la voglia di ricerca dei gusti e degli odori da interpretare in modo creativo. Diamo attenzione al cliente ma anche al cibo».

Per l’assessore veneto all’Agricoltura Franco Manzato, così si avvicina il consumatore al ristoratore e annuncia che per il 2014 saranno invitati centinaia di giornalisti del settore per far conosce la nostra regione e la gastronomia. «Vogliamo un’economia agricola tipica e di qualità» aggiunge «Da noi si registrano 63 milioni di presenze annue, di cui il 65 per cento dall’estero, e vengono qui anche per quanto offre la nostra tavola».

Per il presidente di Federconsumatori Veneto Ermes Coletto si «accorcia la filiera, salvaguardando pure l’ambiente».

Oltre ai “Pini”, i locali accreditati al «chilometro zero» della provincia sono la Locanda Cipriani, Osteria ai Assassini di Venezia, Antica drogheria Caberlotto, Osteria Cuccagna e Ostaria da Mariano di Mestre, ristorante-pizzeria Lido 18 di Jeolo, ristorante Il Carro di Duna Verde a Caorle, Made in Basso Piave di San Donà, gastronomia da Pina a Quarto d’Altino. Con questi, c’era anche la trattoria Dall’Amelia, chiusa di recente dopo cinquantadue anni di attività.

Alessandro Ragazzo

 

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