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A Verona in 59 minuti, a Venezia in 27 (costo 3 euro e 55)

La protesta della Cgil: «Errore tagliare il diretto a Milano»

Il nuovo orario dei treni entrerà in vigore il 15 dicembre. Per quanto riguarda gli orari di partenza e di arrivo delle Frecce che si spostano sulle linee Venezia-Padova- Vicenza-Verona-Brescia-Milano / Torino e Venezia–Padova-Bologna-Firenze-Roma non ci sono modifiche. Da Padova si continuerà ad andare a Roma con 15 corse di Frecce Argento al giorno ed a Milano con le Frecce Bianche con un Eurostar ogni mezz’ora.

Totalmente rivoluzionato, invece, l’orario dei treni locali, che, per la prima volta, sarà cadenzato: ogni singolo convoglio partirà ed arriverà alla stessa ora ed agli stessi minuti. Un cambiamento che rappresenterà un notevole vantaggio per i pendolari anche perché, dopo le infinite proteste degli utenti, si potrà viaggiare su 20 treni nuovi ad alta frequentazione, costruiti dall’azienda svizzera Stadler.

«Il grande errore», dice Ilario Simonaggio della Cgil, «è l’abolizione dei quattro regionali per Milano, che sono sempre pieni. La rottura di carico crea problemi, E poi, siamo sicuri che a Verona la coincidenza sarà sempre immediata?».

Da Venezia i treni partiranno al minuto 12: tappe a Padova, Vicenza, San Bonifacio, Verona Porta Vescovo e Verona Porta Nuova. Per la prima volta la città lagunare sarà collegata con Verona anche con treni regionali veloci, come accade sulla linea Venezia-Padova-Rovigo-Ferrara-Bologna. I pendolari padovani potranno andare da Padova a Verona in 59 minuti (oggi ci vuole un’ora e venti); appena 27 minuti da Padova a Venezia Santa Lucia senza pagare come sulle Frecce Bianche. Oggi andare in laguna con un regionale costa 3.55 euro, mentre con gli Eurostar si devono sborsare 15 euro (Freccia Bianca). I nuovi regionali veloci saranno 13 all’andata ed altrettanti al ritorno. Da Padova in direzione Venezia si partirà al minuto 21; mentre da Padova a Verona si parte al minuto 40.

Sempre sulla linea (Venezia)-Padova-Verona continueranno a circolare treni «ad andamento lento» che fermeranno anche a Grisignano di Zocco, Mestrino, Ponte di Brenta/Busa di Vigonza, Pianiga/Vigonza, Dolo e Mira/Mirano. Da Padova i lenti per Verona partiranno sempre al minuto 56 (un’ora e 26 minuti di percorrenza).

Tasto dolente, come faceva notare Simonaggio della Cgil, l’abolizione dei quattro regionali veloci per Brescia-Rovato-Milano Centrale. La battaglia degli universitari lombardi che studiano a Padova non è servita a niente. Chi vorrà andare a Milano con i prezzi dei regionali (15 euro e 65 anzichè 34.50 del Freccia Bianca), dovrà scendere a Verona e prendere il treno regionale veloce corrispondente per Milano.

Novità sulla Padova-Camposampiero-Castelfranco- Montebelluna- Feltre-Belluno/Calalzo- Pieve di Cadore/Cortina. Per le Dolomiti i treni resteranno gli stessi di oggi, ma ci sarà l’orario cadenzato e saranno introdotte novità destinate a modificare il modo di viaggiare dei padovani che si spostano verso Camposampiero e Castelfranco. I regionali, provenienti o diretti verso le Alpi, non fermeranno più nelle stazioni intermedie tra Padova e Camposampiero. Ossia a Vigodarzere, Campodarsego e San Giorgio delle Pertiche. Stazioni, però, dove si fermeranno ugualmente sia i treni per Cittadella e Bassano del Grappa che gli altri (tredici convogli) per Castelfranco, Paese, Treviso. Il primo treno per Belluno partirà alle 5.29 e l’ultimo alle 21.29. Il primo da Belluno alle 4.48 (Padova 7.09) e l’ultimo alle 19.48 (Padova 21.59). Abolito il regionale delle 22.46 da Padova, che sta già provocando proteste da parte di chi lavora in città e alla sera torna a Camposampiero. Cambiamenti in arrivo anche sulle linee per Monselice-Mantova, Cittadella –Bassano e Mestre-Piove di Sacco-Adria.

Felice Paduano

 

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