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Pendolari e sindaci infuriati: «Il nuovo orario cadenzato contiene tutti i tagli che temevamo»

QUARTO D’ALTINO «È un disastro. Invece di migliorare il servizio, lo si va a peggiorare» tuonano dal comitato pendolari.

«Sono gli orari che temevamo, forse è per questo che non ce li hanno mostrati prima» rincara la dose il sindaco di Quarto d’Altino, Silvia Conte.

Eccolo, finalmente, il nuovo orario cadenzato, che entrerà in vigore dal prossimo 15 dicembre. Ieri lo ha pubblicato Trenitalia sul suo sito e un primo risultato lo ha già ottenuto: scontentare tutti gli utenti del Veneto Orientale.

A parte qualche aggiunta come la riconferma dell’Intercity serale Trieste-Venezia (peraltro non di competenza del Veneto), l’offerta, per quanto di competenza regionale, ricalca quanto già era stato anticipato nei giorni scorsi sul sito delle Ferrovie Tedesche (Db), nonostante le smentite di Trenitalia.

Ma, soprattutto, hanno trovato conferma tutte le preoccupazioni sollevate dai pendolari già al cospetto delle prime bozze ufficiose circolate nelle settimane scorse. A iniziare dal problema per i lavoratori turnisti che usano il primo treno del mattino. Il treno è stato confermato, ma posticipato in partenza da Portogruaro alle 4.38 (anziché alle 4.13) con il risultato di transitare da Quarto alle 5.17 e giungere a Santa Lucia alle 5.50.

«È vero che il treno è stato confermato, ma ci sono lavoratori che alle 6 debbono essere in servizio e avranno molte difficoltà con questo spostamento d’orario», avverte Gianni Foffano, del comitato dei pendolari altinati.

Non va meglio per chi lavora di sera negli esercizi pubblici veneziani. Finora esistevano due treni in partenza da Santa Lucia dopo mezzanotte: dal 15 dicembre sarà soppresso quello per Trieste, mentre il Regionale lento sarà sostituito con un autobus, con orari molto allungati e il disagio della partenza da piazzale Roma.

«Sono gli orari che temevamo. All’assessore regionale Renato Chisso, che da 15 anni promette la metropolitana di superficie, ricordiamo che questo nuovo orario che ci viene imposto è una mazzata.

Vengono tagliate delle corse importanti», commenta il sindaco Conte, «lo stesso cadenzamento non è effettivo in tutta la giornata, visto che viene mantenuto un buco di due ore alla mattina e di sera si crea un buco in partenza da Venezia tra le 20 e le 22. Non sono state recepite in minima parte le nostre richieste di luglio».

Conte rinnova la richiesta di un incontro urgente con Chisso, aperto a tutti i sindaci ormai infuriati. L’obiettivo potrebbe essere ottenere almeno delle minime migliorie, come ad esempio far arrivare i nuovi Regionali limitati a Mestre non sul cosiddetto binario «giardino», ma al binario 1. In un intervento sul loro sito gli esperti dell’associazione Ferrovie a Nordest hanno posto l’accento sulla mancanza di comunicazione che ha accompagnato, da parte della Regione, l’introduzione del nuovo orario. Una situazione ben diversa da quella avvenuta in altre regioni.

Giovanni Monforte

 

Manifestazione il 3 dicembre davanti la Regione 

QUARTO D’ALTINO. I pendolari confermano la manifestazione di protesta indetta per martedì 3 dicembre, con tanto di corteo che sfilerà lungo le calli di Venezia fino alla sede della Regione. La speranza dei pendolari è che possano aderire anche tanti sindaci del territorio. Mercoledì la conferenza dei sindaci del Veneto Orientale ha affrontato la questione treni, con il presidente Andrea Cereser che aveva informato i colleghi sindaci delle scuse di Trenitalia per il disguido della pubblicazione dell’orario sul sito Db. Una beffa, visto che poi in realtà l’orario era corretto.

«Non possiamo che tornare a essere sorpresi da questo atteggiamento di Trenitalia, che si lascia sfuggire l’orario, dice che è un errore e poi lo ripubblica nella stessa maniera. Quanto meno, una volta che era apparso sul sito delle Db, si poteva dire che l’orario era questo e avviarne la discussione», chiosa Cereser.

(g.mon.)

 

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