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Portogruaro. Il comitato ha riposto gli striscioni al convegno sull’intermodalità

PORTOGRUARO – La protesta dei No Tav non è stata plateale. Ma c’è stata, pur silenziosa, ieri sera, mentre era in corso nel municipio di Portogruaro la presentazione dello studio a supporto della fattibilità di una infrastruttura logistico intermodale nel Veneto orientale. Uno dei leader della protesta, Mauro Gobbato, già tra i promotori della protesta che anni fa scongiurarono la costruzione della centrale Mirant grazie all’impegno nel comitato “Salvin la Roia”( “Salviamo la Roggia”), ha cominciato ad assistere silente alla presentazione dello studio.

«Non protestiamo in modo plateale», ha dichiarato prima che iniziasse il dibattito Mauro Gobbato, «non vogliamo fornire un assist a loro, a Nomisma e a Polins. Stiamo qui e assistiamo, in silenzio. Poi vediamo. Protestando platealmente avremmo fatto un favore a loro».

Ma, poco dopo aver annunciato il silenzio, Mauro Gobbato, seduto in quarta fila con la madre e la fidanzata, ha cominciato a esternare i suoi pareri sulla presentazione dello studio in una fase delicata e importante del convegno. Stava infatti parlando Chiara Pelizzoni, di Nomisma, il cui intervento è seguito al saluto del sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello e del presidente dell’Interporto Antonio Favrin. Pelizzoni ha sottolineato l’importanza della piattaforma intermodale di Portogruaro, sottolineando come le infrastrutture possano fungere da volano per il settore manifatturiero italiano, grazie soprattutto all’export. Gobbato non ha resistito e su Facebook ha esternato tutto il suo disappunto.

«L’esperta, così il leader dei No Tav ha definito Pelizzoni,«afferma che la crisi è finita e siamo in ripresa. La nostra forza, il traino é l’export! …venite a prendermi, sono finito in un mondo alieno!».

Impassibile invece Paolo Bellotto, l’assessore all’innovazione del comune di Portogruaro, giudicato in settimana dai No Tav come esponente politico coinvolto in un conflitto di interessi per essere ancora oggi presidente del Cda di Polins, cioè l’organismo che ha collaborato assieme a Nomisma alla redazione dello studio di fattibilità dell’infrastruttura intermodale. Paolo Bellotto si è sempre difeso sostenendo che lo studio è stato redatto prima della sua nomina ad assessore, e che comunque la collaborazione di Polins è stato un “valore aggiunto” allo studio. Alla prima parte del convegno c’erano molti sindaci del Veneto orientale e dal Friuli il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti.

Rosario Padovano

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