Tribuna di Treviso – Lo shopping prudente dei russi: prezzi alti, la bellezza non basta.
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dic
2013
Incontro al Bhr tra 20 magnati da Mosca e gli operatori trevigiani del settore immobiliare
I pezzi pregiati: villa Raspi a Villorba (15 milioni) e l’area su cui aveva già messo gli occhi Ikea
TREVISO. Ville di pregio, aree commerciali e industriali a ridosso dei caselli autostradali. È quanto la Marca ha messo in vendita ai venti magnati russi arrivati in questi giorni in provincia di Treviso alla ricerca di opportunità immobiliari interessanti e di alto livello. Banche e immobiliaristi soprattutto, al seguito di Valeriy Kaseykin, membro della Duma e vice coordinatore del programma di sviluppo edilizia residenziale. L’incontro finale si è svolto ieri mattina al Bhr di Quinto sotto la regia di Paolo Bellini, presidente dell’Ira (Italian Russian Association).
Quello che la delegazione ha voluto comunque mettere in chiaro fin da subito è che c’è la piena disponibilità a fare business, ma non a prezzi folli. «Quando ho chiesto come mai il valore di un immobile era di 4.000 euro al metro quadro, cifra secondo me esagerata», spiega l’intermediario Alexandr Kosirev, «mi è stato risposto perché è molto bello. Purtroppo questo non basta più. L’Italia non può uscire dalla crisi economica attraverso la bellezza. Non siamo disposti a pagare cifre folli, ma le cifre giuste. Comunque abbiamo visto diverse offerte interessanti sia in provincia di Treviso che in diverse altre parti del Veneto, e non solo a Venezia».
Tra i gioielli di Marca mostrati ieri agli investitori russi c’è villa Raspi a Villorba, fino a 15 milioni di euro, e una villa a Pederobba messa in vendita a 1 milione e 600.000 euro. Tra le aree e strutture sul mercato potrebbe finire anche il Centro Leonardo (Bhr Hotel) e l’area destinata a Veneto City di Dolo. Oltre a diverse ville venete a carattere storico come le due del coneglianese che verranno sottoposti agli investitori dell’Est: villa Cannello valore stimato sui 10 milioni di euro e villa Costabella di oltre 4 milioni di euro.
Tra i 20 investitori provenienti da Mosca e presenti a Treviso in questi giorni, tre rappresentavano le più importanti agenzie di Mosca. Gorshkova Elvira, capo di investimento immobiliare in Russia di una primaria società di costruzione, Tatiana Ilyina Assistente personale del Direttore Generale di expo design di Mosca, e Alla Popova uno dei maggiori esperti in sviluppo di progetti immobiliari di Mosca. Solo per citarne alcuni. Tra gli operatori che hanno sottoposto le opportunità immobiliari ai potenziali investitori ad esempio l’agenzia immobiliare Marchesan di Castelfranco e Caorle Riviera di Venezia.
A catalizzare l’interesse degli investitori è la grande area, vicino al casello di Preganziol, dove già aveva messo gli occhi Ikea per i suoi progetti di sviluppo. Si tratta di un’area di sviluppo residenziale e commerciale alle porte di Treviso di oltre 50 mila metri quadri, dove si potranno realizzare palazzi condominiali, villette a schiera e una piastra commerciale di oltre 10 mila metri quadri.
Su questo attivismo immobiliare da parte degli investitori russi aveva espresso forte scetticismo Paolo Camolei, assessore all’Urbanistica di Ca’ Sugana: «Queste operazioni purtroppo stanno diventando comuni in tutto il territorio, basta pensare a Cortina e le città d’arte. A preoccupare è che ville venete con incredibile valore storico vadano in mano a persone che non sapranno valorizzarle. Mi domando come siamo arrivati a questo punto, a svendere il nostro patrimonio perché non abbiamo soldi. Ora sono le ville e i centri commerciali, tra un po’ saranno anche case e appartamenti del centro».
Giorgio Barbieri