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LIDO DI VENEZIA – Ex Ospedale. La Cassa depositi e prestiti in pista per l’acquisto

LIDO – La società finanziaria pubblica ha presentato una proposta per l’acquisto dell’area

Già effettuati alcuni sopralluoghi, si attende il decreto che darà il via libera all’operazione

È la Cassa Depositi e Prestiti, società a controllo pubblico detenuta all’80 per cento dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’acquirente interessato all’ex ospedale al mare. Trova una nuova conferma l’indiscrezione, pubblicata nei giorni scorsi, di un Ente statale, che poteva risolvere la paralisi che si è creata nella vicenda della compravendita del vecchio nosocomio.

La Cassa Depositi e Prestiti, come si ricorderà, ha effettuato attraverso suoi funzionari, inviati appositamente da Roma, anche dei sopralluoghi al Lido. E l’immobile interessa. A far prendere sempre più quota a questa pista hanno influito molto anche gli ottimi rapporti tra il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni e il presidente della società, Franco Bassanini, uomo di area centrosinistra, membro del Parlamento dal 1979 al 2006, nonchè ex ministro con Prodi, D’Alema e Amato. La vicenda è seguita anche dal vicesindaco Sandro Simionato.

La Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) nella sua «mission» si definisce da sempre leader nel finanziamento degli investimenti della Pubblica amministrazione, nonchè un catalizzatore dello sviluppo delle infrastrutture e operatore centrale a sostegno dell’economia e del sistema imprenditoriale nazionale. L’intesa è già raggiunta, ma c’è la questione procedurale da mettere a punto.

Nel decreto Imu, infatti, dovrà essere ratificata anche la disposizione che consenta alla Cassa Depositi e Prestiti di acquistare immobili dai Comuni. Un modo per garantire del denaro fresco in cassa alle amministrazioni pubbliche e ai Comuni, sempre più a corto di risorse. All’interno di questa disposizione, tra le operazioni che saranno avviate, c’è anche la compravendita dell’ex ospedale al mare. Cà Farsetti cederebbe il compendio degli edifici e si ritroverebbe con in cassa 58 milioni di euro, un contributo sostanzioso per far quadrare il proprio bilancio. L’operazione, una volta approvata la norma che consenta alla Cdp di fare shopping tra le alienazioni della Pubblica amministrazione, si dovrebbe concludere in breve tempo. Circa venti giorni di lavoro per firmare comunque entro il prossimo 31 dicembre. Resta comunque sempre aperto, e in piedi, il contenzioso tra Cà Farsetti e il fondo Real Venice 2, gestito da Est Capital, che aveva sottoscritto un primo preliminare.

 

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