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Nuova Venezia – Treni, una soluzione a meta’

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

8

dic

2013

La Regione cambia alcuni orari. I sindaci: «Ma non basta»

Treni, prime correzioni. «Ma non basta»

La Regione formalizza alcuni aggiustamenti, i sindaci non sono soddisfatti. Conte: «Sono necessarie altre migliorie»

VENEZIA – La Regione sta lavorando per cercare di dare risposte, entro domani, alle tante lamentele dei sindaci, che si sono fatti portatori, in questi mesi e soprattutto settimane, dei disagi dei pendolari con l’entrata in vigore del nuovo orario cadenzato a metà dicembre. Dopo la lettera arrivata venerdì all’indirizzo dell’assessore regionale, Renato Chisso, da parte di 22 sindaci della Provincia, ieri sono state formalizzate le prime risposte alle criticità:

«Il nostro obiettivo era e rimane quello di migliorare una situazione che oggi è difficilmente sostenibile se non interveniamo alla radice», ribadisce l’assessore alle politiche della mobilità, Renato Chisso, «siamo impegnati a trovare le soluzioni alle nuove criticità di un orario cadenzato che comunque metterà a disposizione più servizi, più convogli e più posti a sedere. Per questo manteniamo aperto il confronto a 360 gradi con Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, in modo da dare ulteriori risposte a mano a mano che si rendano libere le tracce che servono ai nostri utenti. Ma soprattutto rimane aperto il confronto con i passeggeri, dai quali attendiamo suggerimenti veri e concreti, che ci possono far pervenire chiamando al telefono il numero verde gratuito 800.042.822, in orario d’ufficio, oppure via e-mail all’indirizzo nuovorariocadenzato@venetotreni.it». Prosegue: «Intanto siamo già in grado di comunicare una prima serie di aggiustamenti che risolvono molte situazioni che ci sono state rappresentate».

Tra le variazioni migliorative c’è, ad esempio, il treno delle 7.44 da Portogruaro per Venezia e il Trieste centrale delle 5.26. Sulla tratta Treviso -Portogruaro, è stato inserito il treno che parte da Treviso alle 18.05 e arriva a Portogruaro alle 19.47, fermando in tutte le stazioni.

«Ringraziamo i tecnici», commenta il sindaco di Quarto, Silvia Conte, che sta lavorando assieme al presidente della Conferenza dei sindaci e sindaco di San Donà, Andrea Cereser, per cercare di ottenere le risposte per il territorio.

«Spiace che la Regione si trovi a lavorare ora quando questi elementi erano già stati forniti, apprezziamo lo sforzo, ma è del tutto insufficiente. Dal momento che l’assessore ci ha assicurato che fino a domani sono possibili migliorie, noi speriamo che proseguano e attendiamo con fiducia».

E ancora: «È apprezzabile il tentativo ma non basta, perché è orientato a dare risposte a chi viene da Trieste più che ai nostri pendolari. Ad esempio, il rientro da Venezia per Trieste di mezzanotte non è stato ripristinato, il bus non serve e non arriva fino alla fine della linea. È stata tamponata la tratta per chi viene da Trieste che può prendere la Freccia a Mestre, ma per tornare ci si deve sempre munire di auto».

Le segreterie regionali dei sindacati Filt, Fit, Uilt, Fast e Orsa, hanno proclamato uno sciopero del personale del Friuli calendarizzato per domani, mentre i sindacati autonomi di base dei ferrovieri del Veneto (Orsa) mantengono lo sciopero programmato in concomitanza con l’entrata in vigore del cadenzato, a metà dicembre.

Marta Artico

 

Su Trenitardo.org si calcola il tempo perso Gli studenti invitano a segnalare disagi

MESTRE – Storpiando un po’ il nome della società che gestisce per conto della regione il servizio di trasporto ferroviario, è uscito fuori “Trenitardo.org”. Il sito, fondato da un gruppo di studenti di Padova, gioca con la somma dei ritardi di tutti i convogli in transito in Veneto (siamo arrivati a 26 giorni) per arrivare a comporre una “banca del tempo perduto”. In questi giorni una speciale attenzione viene dedicata proprio ai nuovi orari cadenzati. È possibile scaricare un modulo precompilato per inviare proteste e segnalazioni all’assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso. Inoltre su trenitardo.org viene riportata in tempo reale la situazione dei ritardi. La linea Venezia-Udine compare spesso, ma si può scegliere la propria città: Padova, Udine, Venezia, Treviso, le principali alle quali viene dedicata attenzione. «Ancora una volta il tuo treno viaggia in ritardo?», si legge nella sezione “home”, «i mezzi non sono adeguati al tipo di servizio richiesto? Hanno di nuovo soppresso il tuo treno facendoti perdere lezione, un appuntamento o il colloquio di lavoro? Da oggi puoi far pesare il tuo ritardo in 3 semplici click: città, tratta, sfogo».

 

«Studenti penalizzati con i nuovi orari»

Portogruaro. Il convegno organizzato da Legambiente mette in luce altri gap per il Veneto Orientale

PORTOGRUARO – Non sono solo i nuovi orari previsti sulla linea Venezia-Trieste a preoccupare i pendolari del Portogruarese. Nonostante i primi correttivi già apportati dalla Regione, dal 15 dicembre anche i viaggiatori delle tratte Portogruaro-Treviso e Portogruaro- Casarsa rischiano di fare i conti con orari scomodi e lunghe attese in stazione, che penalizzeranno soprattutto gli studenti che vivono nel circondario, ad esempio ad Annone. Le preoccupazioni sono emerse durante il convegno sull’orario cadenzato che Legambiente, in collaborazione con il Comune, ha organizzato a Portogruaro.

«È paradossale che a una settimana dall’entrata in vigore, l’orario sia ancora in piena evoluzione» hanno attaccato gli ambientalisti, annunciando l’intenzione di monitorare le ricadute del cadenzamento nei primi giorni di attuazione, dicendosi pronti a nuove manifestazioni davanti alla Regione. Nicola Nucera di Legambiente ha analizzato la situazione sulle linee minori del nodo di Portogruaro. Sulla Treviso-Portogruaro, stando a fonti sindacali, i Treni ad Alta Frequentazione (Taf) potrebbero lasciare spazio a convogli composti da due automotrici diesel 668 (le cosiddette «littorine»), con una forte riduzione dei posti a sedere, da 469 a 136 per treno. Per Legambiente, poi, il tentativo di cadenzamento attuato non risponde in pieno alle esigenze dei pendolari, soprattutto degli studenti. Al mattino attualmente sono due i treni in arrivo a Portogruaro alle 7.40 e alle 8.05. Col nuovo orario, nonostante il leggero aggiustamento annunciato ieri, il primo treno arriverà alle 7.17 (nella prima bozza era alle 7.06) e il secondo alle 8.30, rispettivamente troppo presto o troppo tardi per gli studenti. In partenza da Portogruaro si crea, invece, un «buco» dalle 13.31 alle 15.31.

Per la Portogruaro- Casarsa, su cui il cadenzamento non sarà introdotto, il problema restano le frequenti soppressioni. Nel corso dell’incontro si è discusso anche delle ormai ben note criticità presenti sulla Venezia-Trieste. A Portogruaro, peraltro, non fermeranno i due nuovi collegamenti Alta Velocità introdotti tra Trieste-Roma e Trieste-Milano.

L’assessore alla mobilità di Portogruaro, Ivo Simonella, si è soffermato sul problema dei «buchi» d’orario da e per Venezia (in particolare a metà mattinata), sottolineando il paradosso di un servizio «che prevede più corse, ma rischia di portare meno utenza, vanificando i soldi investiti». Simonella ha ricordato anche lo scarso coinvolgimento degli enti locali da parte della Regione.

Ilario Simonaggio (Filt Cgil) ha evidenziato la mancanza di dialogo tra le regioni Veneto e Friuli.

Giovanni Monforte

 

IN PARTENZA DA VENEZIA

Il Comitato conta i passeggeri dei treni serali

I pendolari: «Sul convoglio delle 22.57 c’erano 120 persone, i bus sostitutivi non basteranno» 

VENEZIA – Per dimostrare all’assessore regionale, Renato Chisso, che i treni della sera servono e che non possono essere sostituiti da autobus o pullman, venerdì sera un gruppo formato da rappresentanti del Comitato pendolari di Quarto d’Altino, Meolo e del Veneto Orientale, si sono bardati per bene visto il freddo, e si sono recati a Venezia, per testare, da vicino, quanti lavoratori, turnisti, turisti e semplici cittadini che si recano nella città lagunare per le più disparate motivazioni, tornano verso Quarto d’Altino, piuttosto che Marcon, Portogruaro e i comuni limitrofi che si trovano lungo la tratta. Sono saliti e smontati dai convogli, hanno controllato due linee della Venezia- Trieste e una della Venezia-Udine. Sono saliti sul treno 11043 delle 22.57 in partenza da Venezia.

«In attesa c’erano 50 persone, montate a Venezia», spiegano, «e 50 passeggeri che sono invece saliti a Mestre, in totale 120». Sul treno per Udine 2474 delle 23.56, sono stati contati a Venezia ben 90 passeggeri, sul treno per Trieste delle 00.21 sono salite 63 persone a Venezia, 15 a Mestre.

«Questo sta a dimostrare», spiega Luciano Ferro del comitato pendolari di Quarto d’Altino, «che quei treni non sono sottoutilizzati, al contrario. E che soprattutto non basta il servizio sostitutivo. Vorremmo far capire che prima di dire che non ci sono persone sul treno, appello che rivolgiamo a Trenitalia, alla Regione o chi per essi, controllino».

Aggiunge Angela Stortini: «Noi abbiamo preso l’ultimo treno, perché è quello che verrà sostituito con un bus, ma anche per altri convogli vale lo stesso, non viaggiano vuoti come qualcuno afferma. Ribadiamo, inoltre, che siamo in un periodo dove le persone del settore sono in ferie, tra Carnevale e Pasqua, il numero sale ancora di più».

Precisa il comitato: «Su questi treni, ci sono pendolari che vengono anche da fuori regione e tornano a casa loro nel fine settimana». Seguendo l’esempio dei portavoce dei comitati, c’è chi si è messo a contare il numero di persone che salgono anche sui treni del mattino, i primi della giornata, per capire effettivamente, di cosa si sta parlando.

(m.a.)

 

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