Mattino di Padova – Monselice. C’e’ il via libera alla complanare.
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18
dic
2013
Respinta dal Consiglio comunale la mozione per usare in altro modo i fondi destinati all’opera
MONSELICE – La complanare passa lo scoglio del Consiglio comunale. Si è protratta a lungo, l’altra sera, la discussione sulla grande arteria da 14.450.000 euro, messa “sotto accusa” da diversi consiglieri di opposizione. Presentato anche lo studio di Net Engeneering e Anas sulla viabilità. 20.000 gli automezzi che ogni giorno entrano o escono dal casello di Monselice. Secondo lo studio, la complanare comporterà come minimo la riduzione del 50% di questo traffico, a cominciare dai mezzi pesanti, deviati sulla complanare tranne quelli diretti a Monselice. 3.560.000 automezzi in meno all’anno. Il sindaco Francesco Lunghi ribadisce nuovamente l’importanza strategica della complanare per collegare il casello dell’A13 con la nuova Sr 10 e quindi la Valdastico Sud: «Spostare il casello viene a costare circa 20 milioni di euro, la terza corsia Monselice-Padova altri 60 milioni, l’autostrada in questo momento non ha né l’interesse né le risorse. E per la complanare, il finanziamento della Regione se non va a Monselice va da un’altra parte. I soldi ci sono, è l’unica opera inserita nel piano triennale della Regione».
«A mio parere il procedimento per l’approvazione del progetto definitivo è viziato e il provvedimento sarà annullabile», sostiene invece il consigliere Paolo Drago. «È stato sbagliato il procedimento per la Valutazione di impatto ambientale. In più sottolineo che con una spesa di un quarto si può fare un collegamento diretto tra il casello e la zona industriale».
«Così com’è la complanare favorisce solo il Conservano», rincara Lucio Perin. «Sono nove anni che non voto il bilancio, perché sono contro questa complanare. Sono a favore invece di una circonvallazione sud che andasse a finire nella nostra zona produttiva».
«L’ultima lettera di Veneto Strade del 17 ottobre è una lettera politica, non c’è alcun riferimento ai fondi per finanziare l’opera. Dall’ultima lettera del sindaco del 4 novembre, si capisce che non ha alcun accordo con Veneto Strade su chi paga gli espropri della terza corsia. E la delibera di giunta provinciale non contiene alcun riferimento ai capitoli di spesa del bilancio provinciale. Dove sono questi soldi? Il Comune non può partire con la procedura degli espropri se non ha i soldi per farli». La mozione alla fine è stata bocciata, con la maggioranza ha votato anche Rino Biscaro del Pd.
Francesca Segato