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In Riviera sono almeno cinque i raggruppamenti organizzati: «Siamo stanchi di razzie, vogliamo dare un segnale»

MIRA. Sorgono spontaneamente in Riviera gruppi di vigilanza di vicinato da parte di cittadini, che ogni sera controllano fino a tarda ora le strade per evitare i raid di bande di predoni che razziano tutto. La denuncia arriva dai sindaci della Riviera, preoccupati per la brutta piega che potrebbe derivare da azioni sconsiderate di autodifesa o “giustizia fai da te”,

I gruppi attivi sarebbero attualmente almeno cinque, sparsi fra Mira, Compagna Lupia, Camponogara e Campolongo. E proprio contro questi gruppi martedì sera, intervenendo al consiglio comunale di Martellago, ha tuonato il prefetto Domenico Cuttaia.

«I cittadini – spiega Fabio Livieri, sindaco di Campagna Lupia e presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 – nel mio comune si sono organizzati in gruppi di autodifesa. Sono molto attivi nella frazione di Lova e anche a Campagna Lupia capoluogo. Sono gruppi di 10-15 persone che perlustrano il territorio e avvisano le forze dell’ordine in caso di movimenti sospetti. In un caso sono riusciti anche ad aiutare i carabinieri a fermare una banda di ladri pronta ad entrare in azione con arnesi da scasso. Ho anche incontrato i cittadini che partecipano a questi gruppi e mi hanno assicurato che la loro funzione è quella di collaborare con le forze dell’ordine. Nessuno gira per le strade armato».

I primi a partire con questa esperienza erano stati a Mira ad agosto un gruppo di residenti della zona di via Molin Rotto a Gambarare. In estate quasi metà delle abitazioni erano state razziate. Per questo si era costituito un gruppo di vigilanza di vicinato. Forme ibride di impegno civico e autotutela. «Abbiamo voluto dare – spiega Denis Gennari, fra i promotori– un segnale ben preciso. La gente è stanca di continue razzie. Non ci facciamo giustizia, ci mancherebbe. Di notte e di giorno siamo pronti a fornire utili indicazioni ai carabinieri e vigili per acciuffare i ladri». Anche a Camponogara la situazione è molto tesa. «Ogni giorno o quasi – dice il sindaco Giampietro Menin – ricevo segnalazioni di furti e tentativi di furti. Molte persone mi confessano tutta la loro rabbia, ma ho sempre consigliato loro di rivolgersi ai carabinieri e non pensare a farsi giustizia da sè». Un gruppo di controllo di vicinato è sorto a Camponogara nella frazione di Calcroci. Un altro gruppo è poi a Liettoli di Campolongo.

A Vigonovo il sindaco Damiano Zecchinato ammette che i furti in questi ultimi tempi sono davvero tanti. «Finora gruppi di autodifesa o vigilanza – dice Zecchinato – non se ne sono formati. Tante persone però sono esasperate e non mi meraviglierei se qualcuno prima o poi volesse cominciare a difendersi da sé». Infine Dolo. «Gruppi di autodifesa al momento non ce ne sono – dice il sindaco Maria Maddalena Gottardo – Certo non li condannerei, ma per fortuna grazie alla massiccia presenza di militari della locale tenenza il territorio è fortemente presidiato. È importante comunque lasciare illuminate di notte sia le strade del centro che delle frazioni».

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il richiamo del prefetto

«No alla giustizia fai da te contate sulle forze dell’ordine»

VENEZIA. Lo ha ribadito il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia nel Consiglio comunale straordinario dell’altro ieri a Martellago: niente ronde, niente giustizia fai da te ma i cittadini collaborino con le forze dell’ordine. Il monito è stato lanciato dopo che nei giorni scorsi, alcuni cittadini in assemblea si era detti disposti ad affrontare i malviventi per difendere le proprie case o attività.

«C’è il pericolo di depotenziare le forze dell’ordine e prendersi dei rischi» aveva avvertito Cuttaia parlando davanti a 150 persone, chiedendo di avere fiducia nel lavoro di polizia e carabinieri. Un residente presente in sala, aveva anche chiesto di tornare ai posti di blocco, che potrebbero rendere più sicuro il territorio. «Ma per farli» ha replicato Cuttaia «dobbiamo impiegare otto-nove uomini e le vie di fuga, con la viabilità, sarebbero elusi. Servirebbe molto più personale. Meglio puntare su più pattuglie sulle nostre strade». Nel frattempo, al termine della serata di martedì, il sindaco Monica Barbiero, la giunta e il Consiglio hanno consegnato a Cuttaia la mozione votata all’unanimità nella precedente seduta, dove si prevede di lavorare sulla videosorveglianza entro fine 2014, aumentare gli strumenti di difesa della polizia locale, aprire un tavolo tecnico con le forze dell’ordine e i cittadini per fare il punto della situazione sulle iniziative proposte.

(a.rag.)

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