Gazzettino – Dolo / Mirano. Nuove tariffe A4: gli aumenti dovrebbero slittare ancora.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 5 Comments
20
dic
2013
IL DEPUTATO 5 STELLE «E pensare che il casello doveva essere provvisorio»
MIRANO Salvi i pendolari, residenti infuriati: «Pronti a occupare il casello di Vetrego»
A4, nuove tariffe in ritardo
Quasi certo lo slittamento del provvedimento che avrebbe eliminato il “tornello”
Dieci giorni alla fine dell’anno, ancora nessuna notizia sulle nuove tariffe autostradali. Tempi strettissimi e bocche cucite da parte di Cav: tutto lascia presagire un ulteriore slittamento. E così molti residenti di Vetrego, che avevano ricevuto rassicurazioni ufficiose per l’introduzione dei nuovi pedaggi a partire dal primo gennaio, sono pronti a tornare in strada per bloccare la rotonda. Al contrario, tutti i pendolari che quotidianamente “sfruttano” l’effetto tornello al casello possono tirare un sospiro di sollievo. Sembra proprio che il beneficio non finirà con la fine dell’anno. Da mesi la concessionaria autostradale attende il via libera dal Ministero per applicare le nuove tariffe, ormai ben note: Mestre-Padova est e Mirano-Padova est verrebbero uniformate a 2.70 euro, con sconto di 1.10 euro ai pendolari di Miranese e Riviera. In questo modo verrebbe resa inutile la “manovra del tornello”: molti pendolari della Mestre-Padova da anni escono e rientrano a Mirano per godere della tratta gratuita tra Mestre e Mirano. Un’azione totalmente legittima che però intasa quotidianamente la rotonda di Vetrego, provocando forti malumori tra i residenti che già un anno fa sono scesi in strada a protestare. Nella frazione tutti attendevano con ansia la data del 1.gennaio, ma più passa il tempo e più si diffonde il pessimismo: Cav infatti nei mesi scorsi aveva fatto sapere che l’applicazione delle nuove tariffe sarebbe stata preceduta da una consistente campagna informativa per i cittadini. Considerato che mancano 10 giorni e ci sono pure le feste in mezzo, a questo punto molti temono un ulteriore rinvio magari senza una data precisa. Certezze al momento non ce ne sono, pare che l’ok da Roma non sia ancora arrivato. Il comitato “Rinascita Vetrego” si dichiara ancora fiducioso, ma in Comune non sono arrivate notizie ufficiali.
Intanto il deputato miranese del Movimento 5 Stelle, Emanuele Cozzolino, spara a zero contro il Ministero delle Infrastrutture: «La colpa dei disagi è della sua totale inattività. Continua a fare silenzio sulla questione principale: l’arretramento della barriera da Villabona a Dolo-Roncoduro. Ricordiamo che il casello di Vetrego, sempre molto trafficato, sarebbe provvisorio».
5 Comments
…e quale coraggioso politico avrebbe avallato un simile
salasso in questo periodo di crisi e di Forconi ???
E poi, di nuovo quest’estate, non vorrete mica che i nostri
stimatissimi politici si perdano un Euro per ogni “pollo”
straniero diretto alle spiagge Venete ???
Insomma il Teatro tragicomico Romano-Veneto continua.
ps: le elezioni poi non sembrano esser così lontane…
Rinviano ancora??
Evaiiiiiiiii … 100€ al mese risparmiatiiiii !!
Ciao, Paolo
stamattina controllando sul sito autostrade.it, nella sezione “calcolo pedaggio”, il tratto dolo – pd est viene mostrato a 2.80 euro…
http://www.autostrade.it/autostrade-gis/percorso.do
Ragazzi…bisogna tirar fuori le palle…class action…l’aumento di oltre il 100% non trova alcuna giustificazione e per me ci sono tutti i presupposti per far causa collettiva…
Anche noi residenti di Vetrego dovremmo fare una class action:
– per i danni da inquinamento acustico e atmosferico e le code
chilometriche causate dal tornello;
– per i lavori complementari al passante che, una volta
terminato il
passante, non sono più stati eseguiti;
– per il casello che doveva essere provvisorio in attesa del
rifacimento del casello di Roncoduro;
– per il manto stradale che va dalla rotonda di Vetrego e la fine
di via Porara che deve essere rifatto completamente in quanto
a suo tempo non è stato eseguito in maniera adeguata a
sopportare un traffico così elevato e soprattutto di mezzi
pesanti;
– per le case che vibrano quando passano i TIR per via
dell’asfalto che è dissestato (ci sono buche da paura) e i
camionisti poco civilmente arrivano nei pressi della rotonda a
velocità elevata, quindi frenano e si può immaginare l’effetto
che producono;
– per il fatto che questo tratto di via Porara è terra di nessuno:
nessuno la vuole, ne ANAS, ne CAV e nemmeno il Comune
perchè ripristinare la strada ha un costo notevolissimo, quindi
ognuno qui fa quello che vuole impunemente. Le auto vengono
parcheggiate per ore davanti alle case e gli autisti le prendono
per discariche: i residenti devono tirare su tutto quello che
buttano fuori come mozziconi di sigaretta e scatole di sigarette
vuote, lattine e bottiglie, cartacce e residui di cibo.
Praticamente vuotano le auto di tutto quello che è immondizia.
Proprio un bel segno di civiltà! E poi la gente si lamenta dei
politici!
– e poi non sarebbe ancora finita ma ci vorrebbero pagine per
descrivere la situazione di Vetrego dopo il Passante e tutto
sotto gli occhi di tutti, amministratori e cittadini, e senza
che alcuno si sia dato la briga di dare una mano, tranne
quelle poche e rare persone di buona volontà di cui non
faccio nome. Tutti hanno osservato questa degradante realtà
con grande MENEFREGHISMO!!!!!!!
E ora cari pendolari, camionisti e tutti quelli che adesso si lamentano per l’aumento, sappiate che noi di Vetrego siamo
dispiaciuti perchè dovete spendere di più o risparmiare di meno,
ma l’aumento non è certo colpa nostra, è di chi, sopra di noi,
non ha saputo fare le cose giuste al momento giusto e ha guardato più al tornaconto personale che al bene dei cittadini.
Noi di Vetrego ora siamo sollevati per un grosso problema risolto, ma ce ne sono altri di importanti da risolvere che ci
aspettano e chi può o dovrebbe fare qualcosa certamente non
lo sta facendo e altro non dico perchè altrimenti diventerei offensiva specialmente nei confronti di qualche politico regionale. Scusate se mi sono dilungata ma, dopo che abbiamo subito 4 anni di tornello non ci va di essere presi come
capro espiatorio per gli aumenti certo non decisi da noi.!
osservan