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CAMPOLONGO MAGGIORE – Una raccolta firme per il completamento dell’idrovia Padova-Venezia e per la manutenzione di canali e fiumi. Il comitato Brenta Sicuro si mobilita per raccogliere firme al fine di chiedere alla Regione un intervento urgente. Dopo la manifestazione del 21 settembre a Campolongo Maggiore il comitato attende le risposte delle istituzioni oltre alle già promesse opere di pulizia e sondaggi delle rive, in particolar modo del Fiume Brenta.

«Non è stato risolto il problema di tenuta del sistema – dicono dal comitato – come evidenziato dagli studi del professor D’Alpaos; basti ricordare l’alluvione del Roncajette nel 2010 dovuta ad una piena del Bacchiglione puntualmente prevista nel 2007».

Secondo il comitato anche il presidente della Regione, Luca Zaia, avrebbe constatato che il Brenta è una bomba ad orologeria da disinnescare. «Il presidente – continua il comitato – conosce bene che l’unica soluzione è rappresentata dal canale scolmatore “idrovia” capace di permettere una vera “via di fuga” delle acque in eccesso, non grado di affluire verso il Bacchiglione ed il Brenta».

La messa in sicurezza del territorio deve divenire la vera priorità. Per questo motivo Brenta Sicuro chiede ai sindaci di intercedere per l’approvazione dell’idrovia, progetto fermo in Regione da tre anni ed utile per accedere ai fondi europei del 2014.

Emanuele Compagno

 

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