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SAN DONÀ – Le aree edificabili tornano ad essere agricole. Circa 200mila metri quadrati di aree edificabili riconvertiti in agricole, per un risparmio di quasi 25mila metri cubi di cemento. Si tratta della prima variante al Piano degli interventi, l’ex Piano regolatore, approvata dall’ultimo Consiglio Comunale su proposta dell’assessore all’Urbanistica Francesca Zottis.

San Donà è il primo Comune del Veneto a proporre un ritorno alla terra di così ampie dimensioni. Per anni il comparto edile è stato il motore dell’economia sandonatese. Quel tempo però sembra finito e dopo che la bolla si è sgonfiata più di qualche proprietario di aree edificabili si è trovato a pagare tasse senza la certezza di un ritorno da questo investimento. Le richieste di conversione hanno trovato una risposta nella Giunta Cereser.

«Un cambiamento epocale che interviene sulla miopia del passato», commenta il sindaco Andrea Cereser.

La delibera ha raccolto 156 istanze presentate dai cittadini, di cui 90 ritenute coerenti. Tra queste 24 richieste di riconversione di aree edificabili in zone agricole o verde privato per circa 20 ettari.

«Molti sono tornati a una destinazione agricola per abbassare il carico fiscale – conferma Cereser – Da anni sono circa 2mila gli alloggi vuoti che potrebbero ospitare altri 5mila abitanti. Dati che stridono con le 350 richieste di un alloggio popolare e i 100 sfratti esecutivi registrati nel corso dell’anno». Di rilievo anche 6 previsioni di cambi di destinazione per attività produttive.

(d.deb)

 

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