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Mattino di Padova – Bacchiglione minaccioso, torna la paura

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

27

dic

2013

In attesa della piena distribuiti ieri sera sacchi di sabbia alle famiglie che vivono nell’area golenale della Paltana a Padova

PADOVA – A poco più di sette mesi dalla piena di maggio, che ha creato seri problemi e disagi anche nel Padovano, il Bacchiglione è tornato a mettere ansia. Ieri, visto l’andamento meteorologico (le piogge si sono intensificate soprattutto nel corso della notte di Natale nell’area pedemontana), la Protezione civile regionale ha dichiarato lo stato di preallarme e in serata, in vista della piena del Bacchiglione, i residenti della golena Paltana di Padova si sono visti portare a casa i sacchi di sabbia. Verso le 21, infatti, l’assessore Andrea Micalizzi, dopo essersi confrontato con i responsabili della Protezione civile, ha messo in allerta i residenti, in vista di un innalzamento del livello del Bacchiglione previsto per le prime ore di questa mattina.

«Il colmo di piena misurato a Vicenza è di 4,56 metri e questo dato ci fa pensare che il passaggio per Padova sarà gestibile senza particolari problemi», afferma Micalizzi «Non si può escludere però che gli innalzamenti del livello del fiume possano interessare alcune zone più basse della golena della Paltana a partire dalle 6 di domani mattina (oggi ndr). Per questo abbiamo invitato i residenti a tenere monitorato il Bacchiglione ed abbiamo consegnato loro, in via precauzionale, i sacchi di sabbia da utilizzare in caso di bisogno per proteggere le zone più esposte».

In preallarme anche i quattro comuni padovani (Cervarese, Veggiano, Saccolongo e Selvazzano) che si trovano lungo l’asta del fiume che va dal ponte di Montegalda fino alle porte di Padova.

A Vicenza. L’ondata di piena è passata poco prima delle 18, con il Bacchiglione al livello di 4,56 al Ponte Angeli, simbolo dell’alluvione del 2010. Il fiume, durante la giornata, era cresciuto in maniera vertiginosa: alle 8 di mattina era a 3,20 metri, mentre alle 10,30 aveva già superato i 4 metri. In serata a Montegalda il livello dell’acqua era sotto di appena un metro dell’arcata del ponte che divide il centro di Montegalda da Montegaldella.

A Cervarese. Il livello del fiume intorno alle 20 continuava a salire ma rimaneva nell’alveo, salvo qualche modesta invasione delle zone golenali. Nessun problema, almeno fino a tarda sera, per il castello di San Martino della Vaneza che contiene il museo del Bacchiglione, martoriato dalle piene del 2010, 2011 e 2013. Stesso discorso a Veggiano e Saccolongo dove per tutta la notte il fiume è stato un sorvegliato speciale.

A Selvazzano. Venticinque dei quaranta volontari di cui dispone il gruppo di Protezione civile di Selvazzano sono reperibili. Una squadra è operativa per sorvegliare lo stato degli argini che in questo territorio, dopo i danni creati dall’alluvione del 2010, sono stati oggetto di grossi lavori di consolidamento. Proprio in questi giorni è stato completato il progetto di messa in sicurezza della golena Sabbionari a ridosso del ponte di Tencarola.

Gianni Biasetto e Valentina Voi

 

Oggi prevista un’attenuazione dei fenomeni ma torneranno le foschie in pianura

La depressione che ha interessato nelle ultime ore in maniera diffusa anche la nostra regione, con abbondanti piogge e venti dai quadranti orientali in pianura e rinforzi di Scirocco sulla costa adriatica, tenderà ad attenuarsi nel corso della giornata di oggi quando avremo una pausa dei fenomeni accompagnata da un sensibile calo delle temperature. Un crollo dei valori termici che sarà più marcato sulle aree pianeggianti a partire dalla serata. Le precipitazioni nelle prossime giornate (almeno fino a lunedì prossimo) saranno generalmente deboli nelle zone pianeggianti dove, invece, a partire dalle prime ore di domani torneranno le foschie e le nubi basse. I meteorologi del Centro Meteo regionale di Teolo non escludono per domani qualche spiraglio di sole. La giornata più perturbata sarà quella di domenica con piogge diffuse in montagna e nelle aree pedemontane venete. Il limite della neve scenderà intorno agli 800/1100 metri. L’inizio dell’ultima settimana del 2013 sarà caratterizzato ancora da tempo instabile. Lunedì torneranno le gelate notturne in pianura e nelle valli. Stando alle previsioni dei meteorologi del centro dell’Arpav sui colli Euganei dobbiamo prepararci ad una notte di San Silvestro sicuramente più fredda di quella della vigilia di Natale. D’altronde siamo in pieno inverno e questi imprevisti vanno messi in conto. Lo sanno bene anche i ristoratori del Veglione.

(g.b.)

 

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