Mattino di Padova – Bacchiglione, piena senza conseguenze
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
28
dic
2013
Dal Bassanello fino a Bovolenta ieri l’onda è passata con la Protezione civile schierata
Stavolta la piena del Bacchiglione è passata senza conseguenze. Ieri mattina la piena del fiume in città è stata monitorata: l’acqua non ha destato allarme, anche se ai residenti della golena Paltana si erano visti portare a casa i sacchi di sabbia dalla Protezione civile.
L’allarme – scattato nel pomeriggio di Santo Stefano – aveva impensierito Vicenza e alcuni Comuni del Padovano che confinano con il territorio della provincia berica. Ovviamente non è venuta meno l’attenzione da parte degli amministratori dei Comuni attraversati dal fiume, specie nei punti critici a rischio allagamenti, così come i volontari dei gruppi di Protezione civile erano in stato di allerta in caso di necessità. Ma non ce n’è stato bisogno, il livello dell’acqua è cresciuto meno del previsto grazie alle favorevoli condizioni meteo e di marea.
Ieri sera l’onda di piena ha raggiunto Bovolenta, l’ultimo passaggio critico lungo l’asta del Bacchiglione, tenendosi al di sotto del livello di guardia.
«Le previsioni davano una piena di cinque metri per ieri mattina» racconta Josè Oletto, coordinatore della Protezione civile di Bovolenta, «Invece il livello del fiume è cresciuto molto lentamente e solo dopo le 18 ha superato i quattro metri, restando quindi ben dentro i limiti di sicurezza». Qualche ora prima la piena aveva attraversato Padova senza creare problemi.
«La sera prima avevamo portato quattro bancali di sacchi di sabbia» spiega l’assessore Andrea Micalizzi, «In caso di emergenza. Per fortuna il fiume è cresciuto di pochi centimetri ma era mio dovere intervenire al minimo allarme del Genio Civile».
Ieri mattina intorno alle ore 10 il livello del fiume a Cervarese, Veggiano, Saccolongo e Selvazzano si era tenuto ben sotto il limite di guardia. Mentre a Vicenza l’acqua scendeva nella notte sono state invase alcune aree golenali come quella intorno al castello di San Martino della Vaneza, dove l’acqua rispetto alla piena del maggio scorso, quando aveva sommerso gli scantinati e alcune sale, come quella dei Carraresi, è rimasta ben lontana dalla mura di cinta del mastio. A Selvazzano una squadra ha monitorato gli argini tutta la notte di giovedì e anche per buona parte di ieri.
Gianni Biasetto – Nicola Stievano