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Pressione turistica record, 26 mila visitatori per chilometro quadrato

I dati emersi dalla ricerca del centro studi dell’Ordine dei commercialisti

Ogni veneziano che abita nel centro storico (isole escluse) ha “in carico” 353 turisti e mezzo, ben 247 dei quali sono visitatori mordi-e-fuggi, che non pernottano in città, ma sciamano per le sue calli solo per qualche ora. Una sorta di “aggiungi un posto a tavola” ogni giorno, per ogni veneziano. Numeri da toglier l’aria, che ogni residente sperimenta quotidianamente, ma che vengono ora certificati da una ricerca del Cesdoc, il Centro studi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Venezia, partendo dai 14,5 milioni di “escursionisti” stimati nel 2012, accanto a 6,2 milioni di arrivi turistici in città, paragonati ai 58 mila residenti nel centro storico (71 mila con Murano e Burano) Se si parte dall’intero Comune le statistiche sono più “vivibili”: 36 turisti pernottanti per ogni residente (Verona è ben lontana seconda con 6 visitatori per abitante). Ma il banco dell’equilibrio sociale salta, appunto, nel momento in cui il calcolo tra arrivi di visitatori e abitanti prende in considerazione la città storica. A questo punto il rapporto – tra centro storico e isole, Lido escluso – è di ben 88 turisti per ogni residente, ai quali aggiungere 204 escursionisti, per un totale di 292 persone procapite. Che salgono, appunto, a 353 se si considera solo il “centro”: quello che nessun turista si perderebbe mai.

Quanto ai turisti-pernottante il rapporto al lido è di 30 ogni residente, 14 in terraferma. Che Venezia sia sempre più una città spopolata di abitanti e affollata di turisti è realtà sotto gli occhi di chiunque, ma della ricerca del Cesdoc colpisce con il “peso” dei numeri.

Tra le città d’arte Venezia-comune è prima su Firenze (22 turisti pro residente), Napoli, Milano e Roma ed è terza come densità turistica per chilometro quadrato, con 9873 arrivi, che salgono però a ben 26.179 se dalla superficie si escludono le acque (Firenze è al primo posto con 32.151).

«Questa ricerca vuol fornire strumenti per misurare la dimensione fisica e demografica del turismo in Veneto, valutandone l’impatto sulla popolazione residente», sottolinea Massimo da Re, responsabile del Centro studi, «spunti al dibattito in corso sulla gestione dei flussi turistici».

Tra le realtà della provincia, è comunque Caorle a registrare la maggior pressione turisti sui residenti, con ben 378 turisti per abitante, mentre Noventa di Piave ne registra 27, con oltre 6,2 milioni di presenze, legate soprattutto all’area del centro outlet.

«Questo lavoro», commenta il presidente dell’ordine, Gabriele Andreola, «aiuta a definire coordinate di un rilevante settore economico del Veneto, anche in questo periodo di congiuntura negativa: 11 miliardi di euro di fatturato, pari all’8,2% del Pil regionale, con 500 mila occupati».

Roberta De Rossi

 

le cifre

Le previsioni degli albergatori

Gli albergatori veneziani incrociano le dita. Se qualche sito meteo non ci metterà nuovamente lo zampino (velenoso) facendo annullare le prenotazioni annunciando sconquassi del tempo in città, quando in realtà accade poco o niente – come la marea natalizia a 150 cm paventata da parte di un sito web, che nella realtà (regolarmente prevista dal centro maree) si è fermata a 115 centimetri – sarà un Capodanno da quasi tutto esaurito per gli alberghi veneziani, che hanno ricevuto prenotazioni per il 90 per cento dei posti letto, contrariamente al ponte natalizio, che ha registrato presenze per il 60 per cento dei posti a disposizione. La tendenza – fanno sapere dell’Associazione albergatori – è comunque quella di soggiorni ridotti al minimo, la notte di San Silvestro o una in più, nella maggior parte dei casi. Venezia resta, dunque, una meta ambita, per darsi un bacio di benvenuto al nuovo anno e lasciarsi alle spalle un 2013 che rimpiangeranno in pochi fortunati.

 

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