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Gazzettino – Autostrade, inizio d’anno con stangata

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 3 Comments

2

gen

2014

Cav ha fatto scattare il provvedimento a mezzanotte: aumenti del 250 per cento

LA DECISIONE – Il via libera da Roma martedì pomeriggio

ARRETRAMENTO “VIRTUALE” – Stop alla manovra del “tornello” al casello di Dolo-Mirano

Il via libera è arrivato nel tardo pomeriggio di martedì, all’ultimo momento utile per far scattare le nuove tariffe fin dalla mezzanotte. Il 2014 si porta in dote un vero e proprio salasso per i pendolari del Miranese e della Riviera, ci sono invece delle riduzioni per i mestrini che però non potranno più effettuare l’ormai nota manovra del “tornello” di Dolo-Mirano (Vetrego), con un provvedimento definito “arretramento virtuale del casello di Venezia-Mestre, che in pratuca uniforma le tariffe per chi entra a Venezia o a Dolo-Mirano.
Insomma, i nuovi pedaggi autostradali applicati sull’A4 provocano subito forti malumori, e sul web impazzano già le fotografie con gli scontrini che testimoniano la stangata. Cav, la concessionaria autostradale con sede a Marghera in via Bottenigo, aveva predisposto il piano da mesi per poi illustrarlo ai sindaci già la scorsa primavera: mancava solo l’autorizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Da Roma l’ok è arrivato all’ultimo, e così i nuovi pedaggi sono scattati senza alcuna campagna informativa. Un ulteriore slittamento delle nuove tariffe pareva ormai nell’aria, e invece molti automobilisti hanno dovuto fare i conti con gli aumenti già nella notte di Capodanno. Si sono diretti al cenone del 31 dicembre pagando un pedaggio, sono rientrati a casa trovando una tariffa aumentata addirittura del 250 per cento.
Ma vediamo nel dettaglio i nuovi pedaggi: Mirano-Padova Est è passata da 80 cent a 2.80 euro, Mirano-Padova Zona Industriale da 90 cent a 2.90 euro, Mirano-Padova Ovest da 1.60 euro a 3.60 euro. La tratta che va da Mestre a Mirano resta gratuita, pure per l’uscita intermedia di Mira-Oriago. Si abbassa invece il pedaggio della Mestre-Padova Est, che passa così da 3.30 euro a 2.80 euro. Lieve aumento per chi imbocca il Passante a Crea: la tratta Spinea-Padova Est è salita da 1.50 a 1.60 euro. Le nuove tariffe sono state subito pubblicate sul sito ufficiale www.autostrade.it. Con queste variazioni Cav rende inutile la manovra del “tornello”, che da anni portava i pendolari della Mestre-Padova a uscire e rientrare a Mirano godendo del pedaggio gratuito tra Mestre e Mirano. Il risparmio era di ben 2.50 euro per ogni viaggio. Una manovra assolutamente legittima mai digerita da Cav e per nulla sopportata dai residenti della frazione di Vetrego, che da mesi protestavano per i quotidiani intasamenti alla rotonda d’immissione al casello. Se a Vetrego le nuove tariffe erano invocate da tempo e ora sono accolte con grande soddisfazione, questi aumenti stanno già facendo infuriare i tanti pendolari di Miranese e Riviera.
Cav garantirà degli sconti del 40% per chi farà 20 ingressi in autostrada in un mese, ma attenzione: potranno godere della tariffa agevolata solo i residenti nei Comuni di Mirano, Mira, Dolo, Spinea e Pianiga. Gli altri dovranno sorbirsi la tariffa intera, oppure riversarsi sulle strade normali già spesso e volentieri congestionate. Il rischio è un notevole aumento di traffico sulla Noalese e sulle strade interne della Riviera. Chi vive tra Mirano e Spinea potrà decidere di imboccare il passante a Crea, con un costo addirittura inferiore rispetto alla tariffa agevolata prevista per i pendolari che utilizzano il casello Dolo-Mirano.

Gabriele Pipia

 

SORPRESA – L’aumento è scattato a sorpresa a mezzanotte anche sulla rete autostradale gestita da Autovie Venete. La percentuale di incremento, nel Veneto orientale, è del 7,17 per cento. L’aumento servirà anche per finanziare la costruzione della terza corsia della A4.

I residenti di Vetrego «Per noi ora meno smog»

MOBILITÀ – Le nuove tariffe, approvate l’ultimo dell’anno, penalizzano i pendolari di Miranese e Riviera ma favoriscono i mestrini

Tra i tanti pendolari imbufaliti per le nuove tariffe, c’è pure chi esprime soddisfazione. Sono i residenti di Vetrego, che da tempo chiedevano l’eliminazione del “tornello”. «Porta traffico e smog, provoca esasperazione e danni alla salute» sottolineava il comitato locale guidato da Giuseppe Vesco, Emanuele Congia e Giorgio Babato. Il comitato aveva pure ricevuto il presidente di Cav, Tiziano Bembo, ottenendo garanzie per l’applicazione delle nuove tariffe. Nei giorni scorsi molti residenti avevano minacciato un nuovo blocco della rotonda, qualora non fossero arrivate novità. La mobilitazione è stata scongiurata in extremis, ma l’allerta resta alta: «Ben venga l’eliminazione del tornello, non vorremmo però che tariffe così elevate portino molte auto a riversarsi sulle nostre strade. In questo caso non cambierebbe nulla» commenta il consigliere comunale Babato. Attenzione pure alle mosse del comitato mirese “Opzione Zero”, che un anno fa manifestò al casello con lo slogan «Mestre-Padova, un euro può bastare».

(g.pip.)

 

INFORMAZIONI SUL SITO DI CAV

Sconti solo agli automobilisti di cinque Comuni: ecco come fare per pagare di meno

ABBONAMENTI – Si teme l’assalto al Centro Servizi

Le tariffe agevolate per chi utilizza il casello di Dolo-Mirano ci saranno, ma solo per i pendolari residenti a Mirano, Spinea, Mira, Dolo e Pianiga. Sulla tariffa ordinaria lo sconto è del 40%: prendendo ad esempio il pedaggio di 2.80 euro sulla Mirano-Padova Est, i pendolari andranno a pagare 1.70 euro. Comunque più del doppio rispetto agli 80 cent pagati fino al 31 dicembre 2013. La concessionaria autostradale Cav martedì sera ha pubblicato in bella vista sul proprio sito internet un avviso in cui si riportano requisiti e modalità per usufruire di questo abbonamento agevolato. Innanzitutto bisogna sottoscrivere un contratto «Telepass Family», poi bisogna fare almeno 20 transiti (anche 10 entrate e 10 uscite) in autostrada dal giorno 1 al giorno 31 di un mese. L’abbonamento è riservato ai veicoli di classe A, avrà decorrenza dalla data della richiesta e durata annuale. Il rinnovo dovrà essere effettuato entra 30 giorni dalla data di scadenza. Ma come funzionerà? Al raggiungimento del numero minimo di 20 transiti al mese, sarà applicata un’agevolazione con riduzione del pedaggio pari al 40 percento. Una mano tesa da parte di Cav, troppo poco però per i tanti automobilisti che nei mesi scorsi chiedevano a gran voce tariffe agevolate indistintamente per tutti i residenti di Miranese e Riviera: così restano infatti fuori Comuni come Salzano e Santa Maria di Sala, al confine con Mirano. Per ottenere l’abbonamento l’utente dovrà compilare un modulo ritirabile ai Centri Servizi Cav o scaricabile sul sito dell’ente, allegando un documento d’identità e consegnando il tutto personalmente ai Centri Servizi di Cav. È ipotizzabile per i prossimi giorni un assalto agli sportelli da parte dei tanti pendolari che dovranno tornare a compiere la tratta Mirano-Padova a partire dal 7 gennaio: per questo motivo la concessionaria autostradale rende note le aperture straordinarie, nella sede di Venezia-Mestre, sabato 4 e domenica 5 gennaio dalle 8 alle 18, sabato 11 e domenica 12 con lo stesso orario.

(g.pip.)

 

Autostrade, è arrivata la stangata. Aumenti anche del 250 per cento

PEDAGGI – Un casello autostradale. Aumentano ancora le tariffe per le autovie del Veneto

MINIMO – Padova-Brescia “solo” +1,44%

LA CRESCITA – Maggiorazione del 7,14 per cento

Pedaggi A4, Dolo-Mestre “salasso”: +250%

Da 0,80 a 2,80: ben 2 euro secchi d’aumento che vuol dire +250%. Mazzata sui pendolari dell’A4 Padova-Mestre che al casello di Dolo col cosìddetto “tornello” riuscivano a contenere la spesa-pedaggio: da ieri è scattato l’aumento. Ennesimo pasticcio sul casello di Dolo, dove, da progetto originario legato al Passante, sarebbe dovuta essere spostata la barriera di Mestre

L’aumento delle tariffe autostradali tartassa il Nordest e premia il Sud. Così sono scattati i rincari delle tariffe autostradali approvati dai Ministeri dei trasporti e dell’Economia, un aumento medio dei pedaggi del 3,9%, con punte superiori all’8%, con il caso limite della Padova-Venezia dove il rincaro tocca il 250%. Aumenti ben oltre la media anche per le Autovie Venete (+7,17%) e Cav (Concessioni autostradali venete) entrambe con un aumento del 6,26%. Nella tratta Padova-Venezia si passa da 95 centesimi a 3 euro.
Ed è questa l’area più calda. Una stangata-record sulla tratta Mirano-Padova, un lieve sconto per i mestrini che però non potranno più risparmiare con la manovra del «tornello». Sono queste le due novità principali che spuntano dal nuovo piano tariffario applicato da ieri sull’A4, nella tratta che collega Padova con la barriera di Venezia-Mestre. Cav, concessionaria autostradale con sede a Marghera, aveva predisposto i nuovi pedaggi già la scorsa primavera ma ha dovuto attendere il via libera definitivo dal Ministero dei Trasporti. Aumenti più pesanti al Nord. Gli automobilisti più fortunati saranno quelli del Consorzio Autostrade Siciliane Messina-Catania e Messina-Palermo, Autostrade Meridionali (Sam) e della Asti-Cuneo, dove non si registrano aumenti. Incrementi più bassi della media si registrano sull’Autostrada Torino-Ivrea-Valle d’Aosta (+0,82%) e sulla Brescia-Padova, +1,44%.
È il caso più eclatante, quello della tratta compresa tra Padova Est e il casello Dolo-Mirano: da 80 cent si passa a 2.80 euro. Mirano-Padova Zona Industriale è passata invece da 90 cent a 2.90 euro, Mirano-Padova Ovest da 1.60 euro a 3.60 euro. La tratta che va da Mestre a Mirano resta gratuita, pure per l’uscita intermedia di Mira-Oriago. Si abbassa invece il pedaggio della Mestre-Padova Est, che passa così da 3.30 euro a 2.80 euro. Ma i mestrini non festeggiano troppo: con queste variazioni Cav rende infatti inutile la manovra del «tornello», che da anni portava i pendolari della Mestre-Padova a uscire e rientrare a Mirano godendo del pedaggio gratuito tra Mestre e Mirano. Il risparmio era di ben 2.50 euro per ogni viaggio. Una manovra assolutamente legittima mai digerita da Cav e per nulla sopportata dai residenti della frazione di Vetrego, che da mesi protestavano per i quotidiani intasamenti alle porte del paese. Adesso questo salasso rischia di provocare una nuova sollevazione popolare, sul web già spopola la foto delle nuove ricevute autostradali. Cav garantirà tariffe agevolate del 40% per chi farà 20 ingressi mensili in autostrada, ma attenzione: potranno godere della tariffa agevolata solo i residenti nei Comuni di Mirano, Mira, Dolo, Spinea e Pianiga che utilizzeranno il casello di Mirano-Dolo. Gli altri dovranno sorbirsi la tariffa intera, oppure cercare il risparmio riversandosi in massa sulle strade tradizionali già quotidianamente intasate. Il rischio è un notevole aumento di traffico sulla Noalese e sulle strade interne della Riviera del Brenta. Lieve variazione pure sul Passante di Mestre: la tratta Spinea-Padova Est è salita da 1.50 a 1.60 euro. Chi vive in zona potrà dunque decidere di imboccare il Passante, con un costo minore rispetto a quello che si paga entrando a Dolo-Mirano.

 

TRASPORTI Sulla Trieste-Mestre aumento solo del 7%

Stangata sui pedaggi autostradali. Venezia-Padova cresce del 250%

Mestre-Padova più costosa, ma anche Autovie Venete e Cav sono sopra la media

PEDAGGI D’ORO – È scattato il caro-tariffe. Il record è a Nordest, “graziate” le tratte del Sud

VENEZIA-TRIESTE.  Il rincaro meno salato del previsto giova agli utenti ma non alle casse della società. Serve un nuovo piano finanziario

Un taglio al ritocco, ma pochi fondi per la terza corsia

Una notizia buona e una cattiva sul fronte dei pedaggi di Autovie Venete: quella buona è che il Governo ha autorizzato un aumento 2014 pari al 7,17% anziché il previsto 12,91%, andando quindi a gravare con minore intensità su famiglie e autotrasporto. Quella cattiva è che in tal modo si è determinato un vuoto nelle previsioni del piano finanziario per realizzare la terza corsia dell’autostrada A4, che contempla adeguamenti tariffari annuali dal 2010 al 2017 (annata di scadenza della concessione) fino a raggiungere un vistoso +80,34%.
Gli aumenti si stanno risolvendo, per le tratte più trafficate e meno lunghe, in alcune decine di centesimi, che nel caso della “classica” Trieste-Udine Sud passa da 3,70 a 3,90 euro,da Udine Sud e Palmanova da 1,60 passa a 1,70 euro, da Trieste a San Donà da 7 euro a 7,40 e sulla A28, fra Godega e Cordignano, da 0,40 a 0,50 euro.
Sul fronte delle criticità finanziarie legate alla sostenibilità dei lavori, non è un caso che il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, abbia messo le mani avanti: i mancati introiti (valutabili secondo una prima stima prudenziale in 6-7 milioni nel solo 2014) saranno al centro del nuovo piano finanziario della terza corsia, da definire con il Ministero entro la fine del prossimo giugno. E non è un caso che Debora Serracchiani, nella triplice veste di presidente della Regione, commissario A4 e responsabile nazionale Trasporti nella segreteria Pd di Matteo Renzi, invochi ora tempi rapidi per negoziare con Roma nuovi interventi contributivi (oltre ai 130 milioni appena iscritti nella legge di stabilità) ma ancor più una proroga della concessione: da sola consentirebbe di allungare i tempi di rientro dalle esposizioni finanziarie che ancora devono essere contrattate con le banche. Esposizioni che l’effetto combinato di minori aumenti tariffari e flussi di traffico persistentemente negativi non possono che incrementare.

 

PORTOGRUARO E SAN DONÀ – E anche il Veneto orientale fa i conti con i rincari di Autovie

Incrementi di poco superiori al 7 per cento, i soldi serviranno a finanziare anche i lavori della terza corsia

Puntuale alla mezzanotte di Capodanno è scattato l’aumento dei pedaggi anche sulla rete autostradale gestita da Autovie Venete. La percentuale di incremento è del 7,17 per cento. È un po’ più della metà di quanto il rincaro preannunciato del 12,92 aveva preventivamente fatto preoccupare gli utenti alle prese con i “ritocchi” degli ultimi anni. «L’aumento – fanno sapere da Autovie Venete – servirà anche per finanziare la costruzione della terza corsia della A4, un’opera il cui investimento è di 2 miliardi e 300 milioni di euro».
Ecco alcuni esempi di tariffe sulle tratte autostradali del Veneto Orientale dopo l’incremento entrato in vigore ieri. Fino al 31 dicembre 2013 percorrere la A4 da Portogruaro a Venezia Est con un’autovettura costava 6 euro, da ieri 6,30 euro; da San Stino di Livenza a Venezia Est 4,40 euro, adesso 4,60; da San Donà di Piave a Venezia Est 3,40, con la nuova tariffa 3,50; da Meolo a Venezia Est 2,70 euro, ora 2,90 euro. Autovie Venete spiega che la formula utilizzata per il calcolo dei pedaggi è quella del “price cap” (metodo di regolazione dei prezzi dei servizi pubblici). Comprende il recupero dell’inflazione programmata più una serie di variabili legate alla qualità del servizio, alla pavimentazione e al tasso di incidentalità, alle quali, da qualche anno, si aggiunge quella correlata al livello degli investimenti che, per Autovie Venete, sono estremamente significativi.
Non tutto ciò che Autovie Venete incassa resta alla Concessionaria. Una parte, pari al 2,5 per cento circa, va ad Anas, l’Iva (22 per cento) va allo Stato, un’ulteriore quota viene utilizzata a copertura degli investimenti e un’altra, non di poco conto, è destinata alle spese di manutenzione. Dalla gestione degli impianti tecnologici agli interventi più vari: riasfaltature, sostituzione di barriere di protezione, azioni di prevenzione del ghiaccio o ripulitura dalla neve, potatura delle siepi, sfalcio del verde e rifacimento della segnaletica.

 

  1. 3 Comments

    • Ornella says:

      Cosa pensano di aver ottenuto gli abitanti di Dolo e Vetrego. I pendolari di Padova visto il rincaro di 4 euro al giorno con uno stipendio di 1000 Euro mensili pensano che questi non faranno la Riviera del Brenta per arrivare al lavoro a Mestre, anche se ci metteranno più tempo!!!! Secondo loro lo smog che tanto avevano da protestare aumenterà o no????? Non può un operaio di Padova che deve recarsi ogni giorno a Mestre non avere agevolazioni ????? Pensateci, perchè la gente non ha più soldi. Non è stato un bel aumento per tanta gente!!!!!!

    • mario says:

      Ciao Ornella, i “vetreghesi” sono interessati esclusivamente
      ai loro di problemi e non sono per nulla interessati al fatto che
      a breve il loro “ex problema” cadrà in testa ad altri: la guerra fra
      poveri è proprio quello che non ci permetterà mai di risolvere i
      problemi, ma questa è un’altra cosa…
      :)

      • Luca says:

        concordo in pieno. Tra l’altro dubito che sia un ‘ex problema’ per i vetreghesi

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